ELEZIONI COMUNALI A LANCIANO: NUOVO SENSO CIVICO NON RESTERA’ CERTO A GUARDARE

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Il grande scrittore russo Lev Tolstoj affermava “Se vuoi essere universale parla del tuo villaggio”.

Avendo sempre ispirato la nostra azione a questa frase potremmo riadattarla dicendo “Se vuoi cambiare il mondo comincia dal tuo villaggio”.

Le prossime Elezioni Comunali a Lanciano sonoun’ottima occasione per farlo e certamente non saremo spettatori passivi, non è nello stile di Nuovo Senso Civico.

La nostra coerenza di azione di questi anni in difesa della salute e del benessere di tutte le persone, a terra in mare e nell’aria, pretende una visione d’insieme altrettanto omogenea, non contraddittoria e di lunga durata da parte di chi ci andrà ad amministrare ed avrà a disposizione tutti gli strumenti utili per orientare il futuro dell’intera Comunità.

 

A questo scopo stiamo preparando alcune proposte molto concrete e specifiche su diversi punti che riguardano la vita quotidiana della Cittadinanza e che chiederemo di sottoscrivere ai vari candidati/e alla poltrona di Sindaco/a.

Il primo impegno che chiederemo al prossimo Sindaco/a della nostra Città sarà quello di rispettare senza cedimenti la fondamentale responsabilità, conferita dalla Legge a questa carica, di “massima autorità sanitaria locale” per la quale dovrà improntare tutta la propria azione amministrativa nel senso della strenua salvaguardia della salute e del benessere dell’intera Collettività.

Non ci accontenteremo di vaghe enunciazioni di principio ma pretenderemo una svolta radicale ad esempio in tema di mobilità favorendo ed incentivando concretamente quella sana e sostenibile e scoraggiando in ogni modo quella altamente nociva ed inquinante attualmente dominante che vede al centro l’automobile privata.

Pretenderemo un’azione di contrasto a tutte le altre forme di deterioramento della qualità dell’aria che, alla pari del traffico veicolare, rilasciano in atmosfera le famigerate polveri sottili ed ultrasottili responsabili di tante patologie comprese quelle tumorali. Parliamo ad esempio degli impianti a combustione quali inceneritori, centrali a biomasse e simili.

Chiederemo a livello energetico politiche virtuose in favore delle vere fonti pulite e rinnovabili, cominciando però prima di tutto dalla lotta agli sprechi ed ai consumiingiustificati ed insostenibili a tutti i livelli, proseguendo nel tracciato positivo intrapreso nel settore della raccolta e gestione dei rifiuti con l’obiettivo di una loro drastica riduzione all’origine.

Esigeremo iniziative urgenti per fermare il consumo del suolo e difenderlo dalle insopportabili cementificazioni e impermeabilizzazioni che rappresentano la prima causa del disatroso dissesto idrogeologico ed il principale freno ad una crescita economica diffusa che al contrario sarebbe fortemente favorita da campagne incentivate di recupero, risanamento e ristrutturazione in campo edilizio e urbanistico con interventi decisi per il risparmio energetico.

Rivendicheremo a gran voce l’esigenza di rimettere al centro delle attenzioni sociali i soggetti più vulnerabili e meno tutelati quali i disabili e i portatori di handicap con una massiccia operazione di abbattimento di tutte le barriere architettoniche e di reinserimento di queste persone nella vita quotidiana a parità di diritti con tutti gli altri.

Analoga attenzione chiederemo per la categoria degli anagraficamente “non votanti” ossia i bambini e i ragazzi che meritano di tornare al centro di un’organizzazione della Città che renda loro gli spazi fisici e di partecipazione dovuti (aree verdi, luoghi di incontro e gioco, ecc.).

Ci sono naturalmente tanti altri temi sui quali è possibile intervenire, uno per tutti la sanità,  ma non vogliamo rischiare qui di replicare quei tristi opuscoli programmatici dei candidati infarciti di enunciazioni destinate per la maggior parte a restare lettera morta.

Per questo rimandiamo alla prossima tappa che sarà come detto la presentazione di alcune proposte molto concrete e dettagliate sugli argomenti da noi abitualmente frequentati che investono la quotidianità di tutta la Cittadinanza e che ne potranno determinare, se concretamente adottate, un deciso miglioramento della qualità della vita sotto ogni punto di vista.

E’ il momento non più rinviabile di cambiare radicalmente il modello di progettazione e gestione delle nostre Città, abbandonando per sempre tutte quelle politiche logore e ormai superate dalla realtà che hanno contribuito al loro degrado ed impoverimento.

Il Mondo deve e vuole andare in tutt’altra direzione.

Non ce lo chiede l’Europa, ce lo chiede la Ragione.

FM

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