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ULTIMO AGGIORNAMENTO: 11 ottobre 2015
Pensierino della sera.
Il “Piano del traffico” a Lanciano: un “piano” che va così piano che non è mai partito.
Le auto continuano a spadroneggiare, la salute ad andare in fumo e le rotonde a proliferare.
Per queste i soldi ci sono sempre, tutto il resto è noia.
Fm
SOMMARIO:
- doc.n°1 “Bike sharing a Lanciano” – 12 maggio 2013;
- doc.n°2 “APPELLO PER LE PISTE CICLABILI” da firmare;
- doc.n°3 “Muoversi in bici come lotta all’inquinamento” – 10 novembre 2011
- doc.n°4 ” Meno parcheggi per tutti, per la salute di tutti” – 18 febbraio 2012;
- doc.n°5 ” La bici di Umberto Veronesi” – 9 maggio 2012;
- doc.n°6 “Appello al Sindaco: è l’ora delle piste ciclabili” – 29 agosto 2012;
- doc.n°7 ” Una bella iniziativa per promuovere la bici” – 19 settembre 2012
- doc.n°8 “Una partenza positiva in bici” – 21 settembre 2012;
- doc.n°9 “Elogio della bicicletta” – 19 aprile 2013
- doc.n°10 “La supremazia dell’auto non esiste” – 29 settembre 2013
- doc.n°11 ” Anche la Consulta per l’Ambiente chiede le piste ciclabili” – 13 ottobre 2013
- doc.n°12 “L’inquinamento uccide: politici ed amministratori locali devono comportarsi di conseguenza (ad esempio riducendo il traffico e favorendo la mobilità pulita)” – 23 ottobre 2013
- doc.n°13 “Bike-sharing alla deriva grazie all’incuria dell’amministrazione comunale” – 29 novembre 2013
- doc. n°14 “A Lanciano tutto fermo sulla mobilità sana e funzionale” – 22 marzo 2014
- doc. n°15 Appello di NSC e “Codici” all’A.C. di Lanciano sulla mobilità – 13 aprile 2014
- doc. n°16 “A Lanciano indietro tutta sulla mobilità sana e sostenibile. E la vergogna disabili continua.” –3 ottobre 2014
SE VOLETE INTERVENIRE SU QUESTI ARGOMENTI SCRIVETE A francomnsc@email.it OPPURE A info@nuovosensocivico.it : I CONTRIBUTI PIU’ INTERESSANTI (FIRMATI) VERRANNO PUBBLICATI.
1) BIKE-SHARING le biciclette in condivisione
Sabato 11 maggio è stato inaugurato a Lanciano il servizio di “bike-sharing”, le biciclette in condivisione. Ne sono 44 elettriche e 22 normali posizionate in 6 postazioni all’interno della Città [vecchia Stazione/Viali – Piazza Pace (dietro ex-Liceo) – Olmo di Riccio (vicino Chiesa) – Piazza Cuonzo (zona stadio) – Piazza Giovanni Paolo II (Quartiere Santa Rita)- Marcianese (sede protezione civile)]. Per usufruirne bisogna iscriversi all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) versando una quota annua di €.20. Comunque per tutti i dettagli potete consultare la pagina dedicata del Comune di Lancianocliccando QUI .
E’ un’ottima iniziativa a sostegno della quale ci siamo sempre battuti in prima persona e della quale diamo atto sia alla vecchia Amministrazione Comunale che l’ha avviata e sia alla nuova che l’ha portata a termine.
Naturalmente si tratta solo di un primo passo in direzione del miglioramento della qualità della vita in Città attraverso una mobilità sempre più sana, efficiente e rispettosa.
Il secondo passo del tutto ovvio è la realizzazione delle piste ciclabiliper incentivare ulteriormente l’uso di questi mezzi in una cornice di maggiore sicurezza. (PUOI ADERIRE ALL’APPELLO QUI SOTTO)
Non ci stancheremo mai di ripetere che il progetto sulla migliore vivibilità nei centri urbani dev’essere generale, coerente ed omogeneo. Se andiamo verso una mobilità sempre meno nociva, caotica e stressante allora dobbiamo disincentivare e ridurre tutto ciò che è nocivo, caotico e stressante cominciando dall’uso indiscriminato dell’automobile. Se usiamo meno la macchina facciamo un gran bene non solo alla salute nostra ed a quella degli altri ma anche al nostro portafoglioe non avremmo certo bisogno di nuovi inutili parcheggi. Al loro posto cominciamo a fare qualche giardino pubblico in più.
L’uso della bicicletta è un piacere individuale che diventa beneficio collettivo e condividerne l’utilizzo può accrescere il senso di comunità. Per questo invitiamo tutte le persone ad avvicinarsi senza indugi a questo mezzo di trasporto sano e pratico e soprattutto ad averne il massimo rispetto. Possiamo dirci fiduciosi perchè è già evidente il successo dell’iniziativa e ci aspettiamo che l’Amministrazione Comunale farà di tutto per potenziare questo percorso virtuoso.
Franco Mastrangelo – NUOVO SENSO CIVICO
OSSERVAZIONI AL SERVIZIO DI BIKE SHARING.
Cominciano a giungerci alcune segnalazioni e suggerimenti riguardo il servizio che riportiamo all’attenzione dell’Amministrazione Comunale dalla quale ci aspettiamo risposte ma soprattutto fatti concreti:
- PENSILINE DI PROTEZIONE: sono indispensabili. Tenere le biciclette così esposte alle intemperie significa portarle ad un rapido deterioramento. Non possiamo pretendere giustamente dagli altri rispetto per questi mezzi e poi essere i primi che ne trascurano l’integrità;
- PISTE CICLABILI: sono il naturale complemento di questo servizio sia per motivi di sicurezzza nella circolazione e sia nella prospettiva di decongestionamento dal traffico veicolare motorizzato nocivo ed invasivo;
- SPECCHIETTI RETROVISORI: aiutano la sicurezza;
POTETE INVIARCI SUGGERIMENTI E SEGNALAZIONI AGLI INDIRIZZI info@nuovosensocivico.it oppure (diretto) francomnsc@email.it
2) APPELLO PER LE PISTE CICLABILI
Ci facciamo portavoce delle tante persone che ci contattano sull’argomento conoscendo la nostra sensibilità in materia per RIVOLGERE UN APPELLO AL SINDACO PUPILLO PERCHE’ LA SUA AMMINISTRAZIONE SI ADOPERI SUBITO PER LA CREAZIONE A BREVE DI NUOVE PISTE CICLABILI ALL’INTERNO DELL’AREA URBANA DI LANCIANO soprattutto dopo l’avvio del servizio di bike-sharing, così da poterne usufruire in sempre maggiore sicurezza.
Per aderire all’appello e dargli maggiore forza invitiamo tutti a mandare un’e-mail all’indirizzo francomnsc@email.it indicando nome, cognome e luogo di residenza e scrivendo “ADERISCO” ed a diffondere il più possibile questa iniziativa.
Clicca qui per leggere l’intero articolo.
3) MUOVERSI IN BICICLETTA: ANCHE QUESTA E’ LOTTA ALL’INQUINAMENTO.
10 novembre 2011
Un merito indiscutibile di Nuovo Senso Civico è quello di battersi non “contro”, qualcosa o qualcuno, ma in difesa di un bene universale e irrinunciabile quale la SALUTE. Salute non è altro che sinonimo di VITA, uno dei termini più abusati nei discorsi pubblici e privati e che poi all’atto pratico il più delle volte viene spudoratamente violato ed offeso.
Difendere la salute (la vita) significa anche combattere l’inquinamento, anch’esso sinonimo ma di morte, grazie ai suoi velenosi lasciti di malattie, tumori e via degenerando.
Nell’ambito dell’inquinamento possiamo distinguere due livelli distinti ma alleati nell’opera di distruzione: quello delle grandi strutture (raffinerie, pozzi e piattaforme di estrazione, centrali a biomasse, industrie chimiche, inceneritori, discariche, mega-elettrodotti, ecc) e quello che potremmo definire quotidiano, quasi (tristemente) familiare.Si va dalle onde elettromagnetiche alle coperture in amianto, dall’alimentazione chimica all’abuso di medicinali e sostanze nocive, dalle caldaie alle automobili. E’ su queste ultime che focalizzerò la mia attenzione in quanto fenomeno più invasivo e diffuso.
Chi si è avvicinato negli anni a NSC così come agli altri movimenti e gruppi che si sono mobilitati, lo ha fatto soprattutto per opporsi allo scellerato progetto di stravolgere la nostra regione con grandi opere molto redditizie per pochissimi e devastanti per tutto il resto della popolazione. E a questo livello ognuno ha fatto ciò che poteva: manifestazioni, raccolta di firme, diffusione di informazioni, tentativi di convincimento. Un lavoro certo impegnativo ma saltuario, periodico, occasionale.
Al secondo livello c’è invece l’opportunità di attivarsi quotidianamente per un impegno che definire tale è forse eccessivo. Assistiamo ormai ad un uso indiscriminato ed insensato di un mezzo che, nato come ipotetica promessa di libertà ed emancipazione, si è trasformato nella nostra camicia di forza, sottraendoci salute, tempo e spazi vivibili (le macchine parcheggiate perennemente davanti agli splendidi rosoni della chiesa di Santa Maria Maggiore sono una ferita sempre aperta). Le polveri sottili in uscita dai tubi di scappamento sono tra i più subdoli e feroci killer in circolazione, il micidiale aerosol quotidiano che siamo costretti ad inalare senza eccezioni, dai neonati in su.
Ma un’alternativa immediata c’è ed è praticabile da quasi tutti ed in quasi tutte le circostanze: la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano per i piccoli e medi spostamenti urbani. Muoversi in bici fa bene a sé stessi per i benefici dell’attività fisica moderata e per la riduzione dello stress (quello della ricerca di parcheggio in primis) e agli altri evitando di aggiungere ulteriori fattori di inquinamento ai già tanti in circolazione. E se ci pensate bene rappresenta un sollievo anche per le tasche, vista la rapina dei costi del carburante.
A questo punto sento alzarsi le prime obiezioni risentite.
“Non ho tempo da perdere per andare in bici!” . Invece il tempo (e la pazienza) li perdi proprio nelle code e nella ricerca di un posto utile e non multabile e spesso gli stessi tempi di percorrenza nel breve sono più lunghi con le quattro ruote.
“Sì ma in bici respiro ancora di più i gas di scarico e rischio di finire travolto!”: Questo può essere vero ma finchè non scardiniamo questo meccanismo non riusciremo mai a creare quel circolo virtuoso per cui si moltiplicano i “convertiti” e si innesca un positivo fenomeno imitativo. E non potremo mai pretendere dalle istituzioni le piste ciclabili se siamo in quattro gatti a pedalare abitualmente.
“In bici ci vanno i poveracci, io mi vergogno!”: E qui scatta un deficit culturale gigantesco: per i benefici collettivi che ne derivano spostarsi in bici possiamo coinsiderarla un’attività “nobile” e se vi capita di andare in tante città tradizionalemnte abituate a quest’uso vedrete pedalare anche persone molto eleganti e distinte, palesemente lontane da una condizione di indigenza!
Per il momento chiudo qui con una nota certamente triste ma che deve darci la spinta per uno scatto di reponsabilità. Ognuno di noi ha potuto verificare negli ultimi anni più o meno direttamente e dolorosamente il diffondersi di malattie spesso mortali anche tra i giovani. Tutto questo non è casuale e non è un castigo di Dio: è un castigo degli uomini, di quello che hanno creato ma soprattutto distrutto. E sono solo gli uomini che possono salvarsi cambiando i propri atteggiamenti e le abitudini, dimostrando nei fatti il rispetto per il primo valore da cui tutto discende: la VITA.
Franco M. Mastrangelo – Nuovo Senso Civico Lanciano
4) MENO PARCHEGGI PER TUTTI, PER LA SALUTE DI TUTTI (a proposito del monitoraggio del traffico a Lanciano)
18 febbraio 2012
Alcuni anni fa l’allora Sindaco di Londra Ken Livingston decise la costruzione nella capitale britannica del più alto grattacielo d’Europa, lo “Shard of glass”, 310 metri e 87 piani di cristallo, che sarà ultimato prima delle Olimpiadi ed ospiterà numerosi uffici amministrativi, tra i quali le Poste. Il progetto fu affidato ad un’eccellenza italiana nel mondo, l’architetto Renzo Piano, il quale chiese al Primo Cittadino:
“Quanti posti auto volete?”
“Tra gli otto e i dodici”, fu la risposta del Sindaco che si è sempre battuto per scoraggiare l’uso dell’auto privata da parte dei londinesi. E così chi dovrà recarsi in questo avveniristico edificio potrà farlo solo a piedi, in bici o utilizzando l’efficiente e diffusa rete di trasporto pubblico.
Ecco un bell’esempio da seguire.
Lo ricordo a proposito del monitoraggio del traffico in corso in questi giorni a Lanciano che sta dando i suoi primi sconfortanti ma previsti risultati: solo in via per Fossacesia ogni giorno transitano circa 20.000 (ventimila!) macchine, una follia.
L’Italia è dopo gli Stati Uniti la nazione con il più alto rapporto di auto per abitante con la differenza che in America hanno territori sconfinati a disposizione mentre noi viviamo stretti stretti in un territorio molto accidentato con le più alte densità di popolazione al mondo e con splendide città medioevali o rinascimentali certamente non a misura di automobile, ridotte ad enormi garage a cielo aperto. Lanciano non sfugge a questa deriva ed anche ad occhio nudo, senza bisogno di particolari studi, è evidente il delirio di un uso smodato, inutile e arrogante delle quattro ruote.
Già in un mio precedente intervento su queste pagine (vedi http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1454122590274611807#editor/target=post;postID=3457447944332909803 ) avevo evidenziato la metamorfosi negativa di questo mezzo di trasporto nato come promessa di libertà di movimento ed emancipazione e diventato presto la nostra camicia di forza quotidiana che ci sottrae tempo, spazi e soprattutto salute.
Tutti gli studi scientifici concordano nell’individuare le polveri sottili e tutte le sostanze in libera uscita dai tubi di scappamento come i principali e più diffusi fattori di inquinamento ambientale, veri killer per la salute di tutti a cominciare dai soggetti più deboli.
Le città italiane, Milano in testa, sono da anni prime in classifica in Europa per lo sforamento dei limiti di inquinamento da polveri sottili: un recente studio dell’Università di Milano ha documentato che se il capoluogo e tutta la Lombardia rispettassero le norme UE sull’inquinamento atmosferico si avrebbero ogni anno 93 decessi in meno in città e 173 in regione, guadagnando tutti un anno nell’aspettativa di vita.
Sono convinto, ahimè, che anche Lanciano, se avesse un controllo permanente, si posizionerebbe ai vertici di questa triste graduatoria. D’altronde il mai troppo citato biomonitoraggio condotto dal Mario Negri Sud nel 2010, con i suoi pessimi risultati per la qualità dell’aria nella nostra zona, la dice lunga sull’argomento.
Ebbene è il momento di scelte che ormai non è più il caso di definire coraggiose ma “doverose”. Mi rivolgo al Sindaco Mario Pupillo ed a tutta l’Amministrazione Comunale di Lanciano che con lungimiranza sta cercando di avere tutti gli elementi a disposizione per decidere il da farsi, incrociando giustamente i dati del traffico con quelli dell’aria. Mi rivolgo anche agli esponenti di tutti i partiti e movimenti presenti in Consiglio Comunale, siano essi al governo oppure all’opposizione.
La parola d’ordine dev’essere disincentivare l’uso dell’automobile attraverso soluzioni alternative praticabili e sperimentate che già hanno adottato con successo in buona parte del mondo, dalle metropoli alle cittadine più piccole. Si tratta di potenziamento e fruibilità del trasporto pubblico, di piste ciclabili e pedonalizzazioni, di “car-sharing” e “bike-sharing”, di scelte energetiche rispettose dell’ambiente, di incentivi anche economici alla mobilità ad impatto zero, ecc., ecc.: basta farsi un giretto virtuale su Internet per rendersi conto di quante soluzioni sono adottabili. E poi c’è tutta un’operazione culturale da fare per rendere evidente che i poveracci sono quelli che vagano da soli in macchina senza meta e non certo chi pedala o va a piedi.
La scelta peggiore, controproducente e antistorica, sarebbe quella di fare altri parcheggi: si andrebbero ad ingolfare ulteriormente spazi che non hanno più spazio e ad avvelenare sempre di più chi è già avvelenato.
Il principale compito di ogni Sindaco, lo ripeteremo fino alla nausea da queste colonne, è quello di difendere la salute dei propri concittadini. Ecco, è il momento di dimostrarlo.
Restiamo in attesa di tutti i risultati dei test in svolgimanto ma con la consapevolezza che la strada da seguire è già segnata da tempo ed è quella di ridurre progressivamente tutte le fonti di inquinamento.
Le scelte giuste, anche se inizialmente impopolari, con l’evidenza dei benefici nel tempo portano in dote a coloro che le hanno fatte un punto d’onore incancellabile.
Franco Mastrangelo
AGGIORNAMENTO DEL 26 AGOSTO 2012 AL POST:
Siccome l’argomento sta suscitando un certo dibattito, mi preme fare qualche ulteriore annotazione:
- Dal punto di vista sanitario: appena un paio di mesi fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato in maniera definitiva i sicuri effetti cancerogeni delle emissioni dei gas dalle automobili (vedi precedente post del 12/7/2012). Tutti i più prestigiosi studi scientifici nazionali e internazionali concordano nel ritenere le polveri sottili e ultrasottili in libera uscita dai tubi di scappamento i principali fattori killer che inquinano le nostre città;
- Dal punto di vista economico: mantenere un automobile in rapporto all’uso che se ne fa, tra costo pazzesco dei carburanti, delle assicurazioni e dei costi di gestione, è diventato per moltissimi totalmente anti-economico. Quindi anche da questo versante sarebbe più opportuno rivolgersi e pretendere forme di mobilità alternativa che già sono ampiamente utilizzate in tutto il mondo e che trattano meglio sia la persona che l’ambiente circostante;
- Dal punto di vista dei risultati di determinate scelte: fare più parcheggi non risolve il problema perchè anzi si ottiene l'”effetto armadio”. Se il tuo armadio scoppia di vestiti è del tutto inefficace comprarne un altro che, in breve, anch’esso si riempirà di nuovo, ma la scelta migliore è svuotare quello vecchio di tutto quanto è inutile e saperlo poi gestire con oculatezza. I parcheggi già presenti in città, se razionalizzati e accompagnati da altre scelte in materia di mobilità, sono più che sufficienti ed anzi, se si sceglieranno percorsi sani e virtuosi, in futuro saranno perfino superflui.
L’IMPORTANTE COME SEMPRE E’ SAPERE QUALE STRADA SI VUOLE PERCORRERE, A BENEFICIO DI CHI E QUINDI ANDARE AVANTI CON COERENZA FINCHE’ I RISULTATI TI DARANNO RAGIONE.
fm
5) A PROPOSITO DI TRAFFICO: LA BICI DI UMBERTO VERONESI
9 maggio 2012
Già avevo scritto sugli sconfinati vantaggi individuali, collettivi e ambientali dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano (vedi: http://nuovosensocivico.blogspot.it/2011/11/diritto-alla-salute.html ).
Sono ormai innumerevoli le voci che si alzano in favore di questo straordinario marchingegno, ma qui di seguito mi piace riportare cosa ne pensa un’autorevole personalità italiana (nonché instancabile “pedalatore” di lungo corso) che risponde al nome di Umberto Veronesi.
In un periodo in cui l’Amministrazione Comunale di Lanciano sta preparando il futuro “Piano Generale del Traffico Urbano” (per il quale Nuovo Senso Civico presenterà le proprie osservazioni), suggeriamo a tutti gli addetti ai lavori di prestare molta attenzione alle parole dell’illustre oncologo:
“LA BICI? FA BENE. PAROLA DEI MEDICI DI STRASBURGO
Cito un’iniziativa inedita lanciata a Strasburgo, in Francia: da settembre prossimo i medici curanti potranno rilasciare ai loro pazienti una “ricetta” molto particolare, che non prescrive pillole, ma un po’ di sano movimento in bicicletta. Con questa prescrizione in mano, potranno ottenere gratuitamente l’uso delle “biciclette municipali”, che ormai sono una realtà anche in molte città italiane: nate per dare una mano a risolvere i problemi del traffico e per favorire i pendolari che lasciano l’auto a casa e prendono il treno, queste bici acquistano adesso una valenza in più, quella di contribuire alla salute.
Il ciclismo non competitivo, esercizio di tipo aerobico che implica un’attività moderata e utilizza ossigeno per fornire l’energia necessaria alla contrazione dei muscoli, è il metodo ideale per eliminare il grasso corporeo nelle persone che normalmente fanno poco movimento, e a Strasburgo vogliono lanciarlo come un vero e proprio ausilio sanitario, che il Sistema sanitario nazionale deve rimborsare. Non si può non essere d’accordo, soprattutto se si pensa che viviamo in un mondo medicalizzato in cui cresce la tendenza a tamponare con i farmaci gli effetti dannosi degli stili di vita errati, mentre abbiamo a portata di mano i mezzi per ridurne il consumo, a tutto vantaggio sia della salute dei pazienti, sia dei costi dell’assistenza sanitaria.
Provate a immaginare: leggere su una ricetta medica che vengono prescritti “due chilometri al giorno in bicicletta. Velocità: quanto basta” potrà anche essere il segnale di una cultura che cambia, e che sempre di più vede l’interesse dei cittadini a un modo più sano di vivere.
Sarà un’istanza da prendere in considerazione in molti ambiti, e le idee non mancano. Fervono nuove proposte soprattutto nel campo dell’architettura, per la progettazione di quartieri dove gli spazi per gli sport sono totalmente integrati nel processo costruttivo.
Il punto di arrivo di questo percorso è una “welfare community”, una comunità che si prende cura della personale salute in tutte le età della vita: dall’idea che nelle scuole lo sport debba avere una cadenza quotidiana alle biciclette gratuite, per l’appunto. Sulle quali anche i nonni possono rinnovare la gioia salutare di una vita più attiva.”
(Umberto Veronesi, dalla rubrica “La nostra salute” su OGGI del 2/5/2012)
Pedalate, gente, pedalate…
Franco Mastrangelo – Nuovo Senso Civico Lanciano
6) APPELLO AL SINDACO: E’ L’ORA DELLE PISTE CICLABILI
29 agosto 2012
Ci facciamo portavoce delle tante persone che ci contattano sull’argomento conoscendo la nostra sensibilità in materia per RIVOLGERE UN APPELLO AL SINDACO PUPILLO PERCHE’ LA SUA AMMINISTRAZIONE SI ADOPERI SUBITO PER LA CREAZIONE A BREVE DI NUOVE PISTE CICLABILI ALL’INTERNO DELL’AREA URBANA DI LANCIANO.
D’altronde si tratterebbe solo di mettere in pratica una sensibilità già manifestata in campagna elettorale dall’allora candidato Mario Pupillo che nel suo programma auspicava il “Collegamento con il parco della Costa dei Trabocchi con una pista ciclopedonale sul tracciato ferroviario Lanciano-San Vito”. Adesso, il Parco purtroppo non c’è ancora grazie al boiccottaggio miope, emerso e sotterraneo, di tanti politici non all’altezza del loro ruolo, ma possiamo accontentarci per il momento di qualche altro percorso all’interno della Città.
Di fronte alla consueta risposta pubblica sulla mancanza di risorse diciamo subito che si tratta di un’operazione dai costi molto contenuti se realizzata in certi termini, specialmente se confrontata alle centinaia di migliaia di euro che già si stanno spendendo in questi giorni per alcune opere dagli oneri sempre in lievitazioneoppure rispetto ai costi delle rotatorie stradali
che si intendono realizzare (che oscillano da 500 mila fino al milione e mezzo di euro ognuna) ed ai parcheggi auto annunciati dall’Assessore Di Naccio (fonte “Il Centro” del 24 agosto 2012):
- 1 milione e 100mila euro per il parcheggio di via dei Funai (100 posti auto di cui 50 “liberi”);
- 700mila euro per il parcheggio a Sant’Egidio (120/150 posti auto);
- 1 milione e 200mila euro per l’area del Diocleziano (26 posti pullman + 60 posti auto);
Presumendo l’ipotesi assai irrealistica che i costi finali restino quelli dichiarati all’inizio, abbiamo una spesa di 3 milioni di euro ( quasi 6 miliardi di lire per i nostalgici) per 230 posti auto: se tutto va bene oltre 13mila euro per automobile (più di 25 milioni di lire, sempre per i nostalgici).
Ci sembra insomma che quando si vuole i soldi escono fuori anche per lavori evidentemente onerosi e, diciamo noi, spesso dai risultati che non giustificano l’enorme esborso.
Oltretutto, come vedremo in seguito, è questa una strada ormai superata dai fatti e dalla storia, controproducente e nociva che porterebbe ad un ulteriore congestionamento della città e ad un netto peggioramento della qualità della vità e della salute di chi vi abita o vi trascorre parte del suo tempo (turisti compresi).
Vogliamo qui ricordare che i recenti monitoraggi sia dell’aria che del traffico (con il delirio di decine di migliaia di auto e pullman in entrata e in transito quotidianamente nell’area urbana di Lanciano) hanno dato risultati molto preoccupanti sui quali è la stessa legge che impone di intervenire per migliorare la qualità dell’aria, considerato anche l’effetto cumulo degli altri fattori inquinanti quali impianti di riscaldamento, centrali a biomasse e biogas della zona, aree industriali, discariche, ecc.
E’ evidente a tutti come negli ultimi mesi sia aumentato enormemente anche a Lanciano il numero di persone che utilizza la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, vuoi per una maggiore consapevolezza, vuoi per la crisi che rende quasi insostenibili i costi del mantenimento di un’autovettura, vuoi per aver provato il piacere e la facilità di movimento con le due ruote a pedali.
Un’Amministrazione che tiene al benessere ed alla qualità della vita dei suoi cittadini si adopererebbe in tutti i modi per incentivare il più possibile l’utilizzo di questo mezzo, scoraggiando nel contempo altre forme di mobilità nocive per la salute personale, dell’ambiente e del portafoglio.
Una pista ciclabile “low cost” viene a costare circa 20mila euro per Km. e anche meno se ci si limita allo stretto indispensabile: con i soldi dei parcheggi auto ne potremmo realizzare 150 km., ma naturalmente si può dare un segnale forte e chiaro all’intera comunità cominciando gradualmente dal centro e dalle strade in pianura, trovando le soluzioni per liberare gli spazi e adibirli al passaggio delle bici. Attualmente molte strade vengono ristrette dal doppio senso di marcia e dal parcheggio laterale per i veicoli creando disagi e pericoli per il transito delle biciclette. Cominciamo a ragionare e lavorare su queste: l’importante è che ci sia la lungimiranza e la volontà politica per farlo. A Pescara è uno spettacolo vedere quanta gente circola in bici sulle piste del lungomare!
Bando alle chiacchere: SE SI VUOLE, SI PUO’!
Caro Sindaco, è l’ora delle scelte: non faccia Dottor Pupillo e Mister Hyde. Si ricordi soprattutto della sua apprezzata identità di medico.
Gli sviluppi scientifici, sanitari ed economici mondiali dicono a tutti, soprattutto agli amministratori pubblici eletti dal popolo, che bisogna liberare il più possibile le città dal traffico veicolare motorizzato per ragioni di salute, di vivibilità e di costi sia sociali che economici.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità non più di due mesi fa ha certificato in maniera definitiva i sicuri effetti cancerogeni delle emissioni dei gas dalle automobili e tutti i più autorevoli studi scientifici internazionali concordano nel ritenere le polveri sottili ed ultrasottili in libera uscita dai tubi di scappamento i principali fattori killer che inquinano il nostro habitat e causano gravi malattie, spesso mortali.
Dal punto di vista economico Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha certificato nei giorni scorsi l’aumento pazzesco dei costi di mantenimento di un’automobile successivi all’acquisto, che in 20 anni sono più che raddoppiati: +170% per i carburanti, +128% per manutenzione ordinaria, +202% per l’assicurazione RCA, +198% per i pedaggi autostradali. Una follia.
Alla luce di tutto questo è chiaro che bisogna prendere una strada completamente diversa favorendo forme di mobilità alternative e meno, se non per niente, dannose: esistono miriadi di possibilità e di modelli concreati relizzati in Italia e nel mondo. Perché Lanciano non dev’essere parte di questi esempi virtuosi che attirano ammirazione e visibilità ovunque?
Puntare ancora sui parcheggi auto significa aggravare e non risolvere il problema.
E’ il classico “effetto armadio”: se il tuo armadio scoppia di vestiti è del tutto inefficace comprarne un altro che, in breve, anch’esso si riempirà di nuovo, ma la scelta migliore sarà svuotare quello vecchio di tutto quanto è inutile e saperlo poi gestire con oculatezza. I parcheggi già presenti in città, se razionalizzati e accompagnati da altre scelte in materia di mobilità, sono più che sufficienti ed anzi, se si sceglieranno percorsi sani e virtuosi, in futuro saranno perfino superflui.
In conclusione l’importante è come sempre avere un progetto coerente, sapere dove si vuole portare la Città e in che modo per renderla sempre più vivibile, salubre e motivo di attrazione generale, cosa che porterà sicuri benefici anche dal punto di vista economico.
Siamo sicuri, caro Sindaco, che la sua sensibilità e la sua nota passione per la bicicletta non ci deluderanno ed al più presto renderà un favore a tutti i suoi concittadini incentivandoli al piacere ed al benessere di una bella e sicura pedalata quotidiana.
Franco Mastrangelo – NUOVO SENSO CIVICO Lanciano
Per aderire all’appello e dargli maggiore forza invitiamo tutti a mandare un’e-mail all’indirizzofrancomnsc@email.itindicando nome, cognome e luogo di residenza e scrivendo “ADERISCO” ed a diffondere il più possibile questa iniziativa.
7) VENERDI’ 21 A LANCIANO UNA BELLA INIZIATIVA PER PROMUOVERE L’USO DELLA BICICLETTA
19 settembre 2012
Qualcosa si muove alla ricerca di una nuova e più sana mobilità in città, sperando che Sindaco e Amministratori pubblici di Lanciano se ne accorgano e ne tengano in debito conto per le scelte future.
Qui di seguito pubblichiamo il testo ufficiale redatto dai lodevoli organizzatori della manifestazione (Le vie del commercio e FIAB Pescarabici) alla quale aderisce e collabora Nuovo Senso Civico che nell’occasione continuerà a raccogliere le firme per la richiesta di piste ciclabili nella nostra Città.
Ricordiamo che questo appello, che ha già avuto diverse decine di adesioni, può essere sottoscritto anche inviando una e-mail all’indirizzo francomnsc@email.it scrivendo “ADERISCO” e indicando nome, cognome e luogo di residenza.
Buona pedalata a tutti!
COMUNICATO
Volontari del Consorzio Le Vie del Commercio e dell’Associazione Nuovo Senso Civico
istituiranno un check-point all’incrocio di Via
De Crecchio con C.so Trento e Trieste, finalizzato a monitorare gli
utilizzatori di biciclette in città.
Saremo pronti ad intercettarli, e offrire loro dei piccoli gadgets, nonchè
Un buon caffè da sorseggiare presso Pannamore.
In cambio invitiamo alla compilazione di un
questionario relativo all’uso della bicicletta.
Non tutti sanno che siamo nel pieno della ” Settimana europea della mobilità
sostenibile”
Tutte le città dovrebbero aderire presentando dei progetti relativi ad essa,
e le amministrazioni dovrebbero invogliare i propri cittadini a lasciare l’auto
a casa, se possibile, magari mettendo in campo soluzioni alternative.
Noi cerchiamo di diffondere un appello che venga raccolto almeno per questa giornata
di VENERDI 21 settembre, mattina nella quale,
tra le 7.30 e le 9.30, speriamo di
vedervi in tanti recarsi al lavoro o a scuola sul mezzo a pedali.
Speriamo che possa essere l’occasione per sperimentare forme di mobilità
diverse dal motorino o l’automobile, incontrando altri ciclisti, abituali e
non.
Probabilmente le biciclette in circolazione saranno diverse centinaia, e i
dati che raccoglieremo attraverso il questionario, potranno essere utili per
relazionare al Comune anche sulle difficoltà che deve affrontare chi si
muove in bici in città.
Nuovo Senso Civico continuerà nella raccolta di adesioni per sollecitare
la realizzazione di piste e corsie ciclabili a Lanciano
“IL CICLISTA URBANO A LANCIANO”, sarà il protagonista dell’appuntamento,
realizzato anche con la preziose collaborazione dell’ ASD FIAB PESCARABICI,
che ci precede di un giorno nella manifestazione, il DAY BY(KE) DAY di
giovedi 20 settembre.
8) UNA PARTENZA POSITIVA IN BICI CON UN MESSAGGIO FORTE E CHIARO: SE SI VUOLE, SI PUO’
21 settembre 2012
L’iniziativa di questa mattina a Lanciano per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano è stata un avvio molto positivo per un’opera di sensibilizzazione che non è facile e non sarà certo breve, ma che già sta dando delle indicazioni molto confortanti.
Vanno ringraziati innanzitutto i promotori del Consorzio “Le vie del commercio”, in particolare nelle persone di Raffaele Angelucci e degli altri 7 esercenti che credono fermamente in quest’idea e già mettono a disposizione dei loro visitatori delle belle biciclette per muoversi in città.
Un grazie poi alle parecchie decine di persone che, in poco più di due ore di prima mattina, sono transitate in bicicletta o hanno firmato l’appello proposto da Nuovo Senso Civico per la realizzazione di una rete di piste ciclabili a Lanciano, all’interno di un’idea innovativa per i nostri luoghi di una mobilità più fluida, razionale e soprattutto sana.
Per questo obiettivo Nuovo Senso Civico si batte da molto tempo ed ha collaborato con entusiasmo per il buon esito della giornata: occorre ricreare una Città a dimensione umana, decongestionata dal traffico motorizzato ladro di spazi e dispensatore di inquinamento e malattie, resa ancor più vivibile, civile e attraente da scelte alternative di mobilità che ormai, dati sanitari alla mano, non sono più facoltative ma doverose.
Concludo citando un SMS che mi ha inviato qualche mese fa mia figlia Cristina, sperando che possa servire da monito per i cittadini di ogni età e soprattutto per gli amministratori pubblici che hanno il dovere di tradurre in atti concreti queste legittime istanze di cui alla fine beneficieranno tutti, pedalatori e no:
“Ore 10.50, Bologna, 2 gradi: quasi novantenne priva anche di cappello, corre in bicicletta. Questa sì che è vita!”
Insomma, se si vuole, si può!
Franco Mastrangelo
9) ELOGIO DELLA BICICLETTA
19 aprile 2013
Mentre a Lanciano restiamo in paziente e fiduciosa attesa dell’avvio delle piste ciclabili e del servizio di bike-sharing e mentre qualche “mente illuminata”(!?) dell’Amministrazione Comunale propone la riapertura di Corso Trento e Trieste alle automobili (come se in Viale Cappuccini i commercianti facessero affari d’oro…) vogliamo sottoporvi una notizia che viene dall’Estremo Oriente, così, tanto per darci un respiro internazionale e mostrare in che auspicabile direzione va il mondo.
Ah, un’ultima annotazione per chi si ostina ancora a proporre nuovi parcheggi: fatevi un giro a qualsiasi ora per la Città e avrete la sorpresa di vedere centinaia di posti vuoti. Se poi però avete particolari urgenze potete sempre fare richiesta per una bella “elisuperficie” (si dice così?) che, come abbiamo visto, non si nega a nessuno.
Ecco qui di seguito l’articolo di Silvio Piersanti da “Il Venerdì di Repubblica”:
“CONSEGNARE COI FURGONI COSTA: I GIAPPONESI LO FANNO IN BICI”
L’ordine era: ridurre le spese, incrementare i guadagni, accelerare le consegne, salvaguardare l’ambiente, migliorare l’immagine dell’azienda. La Ecolhai Co., una delle più grandi ditte di trasporti di Tokyo (circa trenta milioni di abitanti) non è stata a pensarci su e, con una sola mossa, ha raggiunto tutti gli obiettivi.Ha lasciato in garage metà dei suoi automezzi, impossibili da parcheggiare in centro durante le consegne senza incappare in pesantissime multe, e ha acquistato 150 biciclette.
Le migliaia di pacchi e pacchetti da consegnare ogni giorno, inclusi sabato e domenica, sono stati puntualmente recapitati da fattorini-pedalatori capaci di portare ciascuno 150 chili di merce a 15 chilometri all’ora. Per trasportare il peso, ogni bici è stata dotata di un traino consistente in un carrello a due ruote con contenitori perfettamente impermeabili. E le biciclette sono “electrically assisted”, ossia fornite di batterie che consentono un’agile pedalata anche a pieno carico.
Non più furgoni bloccati dagli ingorghi, niente multe per divieto di sosta, possibilità di arrivare con il mezzo esattamente davanti al luogo di consegna, lodi dai media e dall’opinione pubblica per gli aspetti ecologici dell’iniziativa, meno patenti di guida, meno assicurazioni. Vantaggi che hanno permesso di abbassare le tariffe delle consegne di circa il 50 per cento.
Una bici elettrica con carrello costa 230 mila yen (circa duemila euro) e gli affari sono cresciuti del 50 per cento in un anno. ha spiegato la dirigente Yui Kurihara, . E la febbre verde si è rilevata contagiosa: anche le ditte concorrenti hanno cominciato a usare bici con batterie a energia solare.
Come potete constatare, quindi, non solo benefici ambientali ma corposi vantaggi economici.
Per la bicicletta non ci sono controindicazioni: sarà questa il Sol dell’avvenire?
Franco Mastrangelo – NSC
P.S.: un amico mi segnala che, senza spostarsi dall’altra parte del globo, anche a Milano esiste una cosa del genere.
Qui di seguito il comunicato stampa dal sito “Milano Today” che ne illustra le caratteristiche:
Nella primavera del 2012 Milanbike e i suoi corrieri in bicicletta hanno avviato il loro servizio di consegne a domicilio. Non soltanto corrispondenza, plichi e buste ma anche cassette di frutta e verdura, vino, pacchi di carta intestata per le aziende, pannelli pubblicitari, medicinali, spesa del supermercato, buoni pasto, giocattoli e cosmetici.
Con Milanbike la cosiddetta mobilità sostenibile non è più soltanto uno sterile esercizio teorico, ma viene messa in pratica dalle aziende maggiormente votate al rispetto dell’ambiente diventando partners di Milanbike, mantenendo anche un occhio di riguardo al portafoglio. Tutto questo ha iniziato a muoversi per le strade di Milano su carrellini rimorchio trainati da biciclette blu. Questo è l’inconfondibile “marchio di fabbrica” delle consegne fatte da Milanbike. In sella una ragazza o un ragazzo intorno ai 25 anni, di cultura universitaria, consapevole di fare un lavoro che, oltre a sposare la propria passione per la bicicletta, promuove un’innovativa modalità di consegna delle merci in città, a tutto beneficio della qualità dell’aria e della salute di tutti. Il loro sorriso è la consapevolezza di fare una cosa giusta.
I ciclisti di Milanbike consegnano attualmente circa 300 cassette di frutta e verdura alla settimana nelle case dei milanesi e riforniscono di vino diversi ristoranti ed enoteche. Grazie a Milanbike ogni giorno circolano mediamente un furgone ed due scooter inquinanti in meno, ma potrebbero essere molti di più. Iniziative come quella di Milanbike dovrebbero essere incentivate, in quanto rappresentano un segnale di possibile inversione di tendenza e di riorganizzazione degli stili di vita, a beneficio della salute e della qualità della vita in città, in un momento di crisi economica che deve rappresentare l’occasione per rivedere l’attuale organizzazione degli spostamenti in città, introdotta nel secolo scorso con il boom del petrolio e delle industrie automobilistiche. La persistente crisi dell’industria dell’auto, incapace di sviluppare soluzioni di trasporto innovative ed eco-friendly a prezzi competitivi e i continui rialzi del prezzo dei carburanti, rappresentano i sintomi cronici di un’era destinata al definitivo tramonto. Per maggiori dettagli ed informazioni www.milanbike.it.
10) LA SUPREMAZIA DELL’AUTO NON ESISTE: QUESTO DEVONO CAPIRE I NOSTRI AMMINISTRATORI (29 settembre 2013)
Con l’aumento della circolazione di biciclette in Città, grazie anche al successo trainante del servizio di bike-sharing, è cresciuta in parallelo l’insofferenza degli automobilisti nei confronti di chi pedala, considerato un intralcio. La preoccupante conseguenza è il ripetersi quasi quotidiano di incidenti e investimenti spesso gravi.
E’ una situazione che va risolta presto per il bene di tutti e per la quale faremo più sotto delle proposte concrete.
Intanto è doverosa una premessa secca, senza tanti giri di parole: i gas di scarico delle macchine sono cancerogeni, lo dice senza possibilità di smentita l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Significa che fanno venire il cancro, mica il raffreddore.
Ne consegue che chi va in auto provoca un danno diretto alle persone ed all’ambiente sotto forma di inquinamento (da polveri sottili ed altre sostanze varie), ingolfa e spesso deturpa spazi che non sono adatti alle auto (vedi la vergogna delle vetture parcheggiate perennemente davanti ai meravigliosi rosoni di Santa Maria Maggiore), provoca rumori ed atteggiamenti aggressivi e rappresenta molto spesso un pericolo derivante da una guida incosciente (col telefonino o la sigaretta in mano e molte volte con entrambi contemporaneamente, senza cintura e via di questo passo).
Al contrario chi va in bici o a piedi rende un beneficio all’intera Comunità perchè non inquina e quindi non compromette la salute degli altri, non ingombra gli spazi urbani, ha generalmente un atteggiamento più rilassato e socievole e avvantaggia gli stessi automobilisti perchè libera posti auto e parcheggi evitando personalmente l’uso della macchina.
Intendiamoci, nessuno vuole criminalizzare l’automobilista. Io stesso lo sono, come la maggior parte dei ciclisti urbani, essendo costretto per motivi di lavoro ad utilizzare le quattro ruote. Però quando non c’è questa necessità inevitabile ne faccio volentieri a meno, con tutti i vantaggi conseguenti non solo per la collettività ma anche personali in termini di salute, praticità, relax e perfino economici, visti i costi ormai insopportabili dell’acquisto e del mantenimento di un’autovettura. Assistiamo invece quotidianamente ad un uso smodato ed inutile del mezzo da parte di moltissime persone.
E nonostante tutto questo accade che i primi vengono premiati con tutte le attenzioni (anche perchè rappresentano una bella vacca da mungere con tasse, bolli, pedaggi e accise varie) mentre i secondi passano sistematicamente in secondo piano.
E’ giunto il momento di dirlo con tutta la chiarezza possibile: non esiste alcuna supremazia dell’auto, specie negli spazi urbani, e questo se lo devono mettere bene in testa i nostri Amministratori. Per quali motivi ha più diritto a circolare nel migliore dei modi in Città un’automobile rispetto ad un portatore di handicap? Perchè il primo riflesso è quello di chiedere nuovi parcheggi invece di nuovi marciapiedi o piste ciclabili?
Torniamo a chiarire la questione dei parcheggi: quasi sempre fare nuovi parcheggi significa aggravare e non risolvere il problema perchè si incentiva l’aumento del traffico andando oltretutto ad appesantire le casse pubbliche (finanziate dalle tasse di tutti i contribuenti) con la spesa di milioni di euro per pochi posti.
Al contrario, incentivando l’uso di mezzi alternativi virtuosi quali appunto la bici o la camminata a piedi, quelle persone che vi faranno ricorso lasciando l’auto a casa libereranno i parcheggi che già esistono e quindi senza alcun costo aggiuntivo saranno immediatamente disponibili i posti per chi ne ha davvero bisogno.Convincere mille persone a spostarsi in città rinunciando alle quattro ruote significa creare subito centinaia di spazi liberi e migliorare complessivamente la qualità della vita di tutti.
Non è un’impresa difficile, se vediamo in pochi mesi quante persone hanno fatto questa scelta, incentivando tra l’altro il mercato delle bici elettriche e tradizionali sulla scia del servizio delle bici condivise. E chi l’ha provato si è reso immediatamente conto di tutti i vantaggi che ciò comporta.
Adesso gli Amministratori Comunali tutti devono fare la loro parte se vogliono davvero bene ai loro concittadini.
Così come hanno trovato in passato o nel presente finanziamentimilionari per rotatorie, parcheggi e strade, si diano da fare per trovare fondi per le piste ciclabili ed i percorsi pedonali che costano enormemente meno.
E comunque per avere effetti positivi immediati adottino subito tutti quegli interventi che si possono fare a costo quasi zero: ad esempio decongestionino le strade dal traffico veicolare rendendole più sicure per chi pedala con l’adozione dei sensi unici previsti nel “Piano del traffico”, potenzino il bike-sharing con altre biciclette e soprattutto le proteggano con le pensiline, altrimenti la stagione invernale rischia di distruggerle.
Come spesso accade i cambiamenti delle abitudini creano malumori nella Cittadinanza, ma l’arma vincente dell’Amministratore che crede in quel che fa e che deve avere una visione di lungo periodo è il risultato nel tempo che dimostrerà i vantaggi collettivi in termini di migliore mobilità, minori costi pubblici e privati e soprattutto in benefici evidenti per la salute ed il benessere.
Crediamo che su questi argomenti si possa instaurare un dibattito civile ed alla luce del sole, senza fomentare inutili e deviati risentimenti: la forza delle buone ragioni non ha paura di confrontarsi con nessuno.
Franco Mastrangelo – Nuovo Senso Civico
La vergogna di Santa Maria Maggiore assediata dalle auto |
11)ANCHE LA CONSULTA PER L’AMBIENTE DI LANCIANO CHIEDE PISTE CICLABILI E MOBILITA’ PULITA E ALTERNATIVA
16 ottobre 2013
Anche la Consulta per l’Ambiente di Lanciano si è espressa in favore di una mobilità urbana più sana, ordinata e civile chiedendo agli Amministratori della nostra Città che nel “Piano del traffico” di prossima adozione venga data la priorità alla realizzazione delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali.
Ma la cosa importante è che nell’attesa di tali interventi che possono richiedere tempo e denari non sempre disponibili si chiede l’adozione anche in via sperimentale di soluzioni immediate a costo quasi zero come la liberazione di spazio nelle strade dai veicoli a motore con i sensi unici che renderebbero la mobilità alternativa più sicura e attraente.
Non possiamo che essere soddisfatti per una proposta alla quale abbiamo dato tutto il nostro sostegno e per una prospettiva di Città più vivibile e bella che resta uno dei nostri obiettivi prioritari.
Siamo sicuri che i nostri Amministratori sapranno cogliere al meglio un’occasione tanto importante per il benessere e la qualità della vita dei loro concittadini.
Ecco qui di seguito il documento della Consulta sottoscritto dai componenti delle seguenti organizzazioni:
- Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali prov.di Chieti – Dott.Mario Di Pardo
- ISDE Medici per l’Ambiente – Dott. Lucio Zinni;
- Lions Club Lanciano – Dott. Viscardo Murri;
- Ecodem – Tommaso Sarchese;
- Nuovo Senso Civico – Franco Mastrangelo;
- CAST (Comitato Ambiente Salute e Territorio) – Antonella La Morgia;
- Fondazione Mario Negri Sud – Dott. Tommaso Pagliani;
- Collegio Periti Industriali della prov. di Chieti – Dott.p.i. Fausto Frattura;
- WWF Zona Frentana e Costa teatina – Ines Palena;
- Ordine dei Medici prov. di Chieti; Dott.ssa Valeria Pace
- Associazione “Lanciano in Comune” – Caludia Cimetta;
- Ordine Architetti prov. di Chieti – Arch. Adele Di Campli;
- Ordine Geologi Regione Abruzzo – Massimo Ranieri;
- Collegio Geometri Prov. di Chieti – Giuseppe Ciccocioppo.
Al Sindaco di Lanciano Dott. Mario Pupillo
Al Vice-Sindaco Pino Valente
Agli Assessori Comunali
Ai Consiglieri Comunali
PROPOSTA DELLA CONSULTA PER L’AMBIENTE IN MERITO ALL’ADOZIONE DEL PIANO DEL TRAFFICO DEL COMUNE DI LANCIANO
Dopo l’ultima riunione della Consulta per l’Ambiente di Lanciano nella quale tra i punti all’o.d.g. vi era il “Piano Generale del Traffico Urbano” di prossima adozione nella nostra Città, la Consulta stessa ha elaborato il seguente documento chiedendo che sia posto all’attenzione di quanti dovranno decidere in merito.
LA CONSULTA PER L’AMBIENTE DI LANCIANO
PREMESSO che l’obiettivo primario di qualsiasi intervento all’interno dei centri urbani dev’essere quello di decongestionarli dal traffico motorizzato che rappresenta la prima fonte di inquinamento dell’ambiente e conseguentemente di gravi danni alla salute delle persone;
CONSIDERATO che tutte le forme di mobilità sostenibile alternative all’automobile rappresentano un beneficio per l’intera Comunità in termini non solo di salute e benessere ma anche di maggiore disponibilità di spazi e di tempi;
VISTO il notevole successo del servizio di bike-sharing che ha spinto moltissime persone ad utilizzare la bicicletta come sano mezzo di spostamento all’interno del perimetro urbano;
VERIFICATO che l’inserimento di questo maggior numero di biciclette all’interno di strade prive di piste ciclabili o percorsi protetti ha provocato un preoccupante aumento dell’incidentalità e di investimenti anche gravi;
in previsione della prossima adozione del “Piano del Traffico Urbano”
LA CONSULTA PROPONE
CHE siano realizzati in via prioritaria le piste ciclabili ed i percorsi pedonaliprevisti all’interno del “Piano del traffico” procedendo contestualmente all’abbattimento delle barriere architettoniche;
CHE, in attesa di queste realizzazioni che potrebbero avere tempi più lunghi, vengano adottate subito anche in forma sperimentale tutte quelle soluzioni che possano favorire una riduzione del traffico ed una più sicura circolazione delle biciclette come ad esempio l’adozione dei sensi unici nelle principali arterie (intervento già previsto nel “Piano del traffico”) delimitando con una linea rossa lo spazio riservato alle bici e installando delle rastrelliere per la sosta nei punti di maggior interesse (Municipio, Poste e uffici pubblici, scuole, Ospedale, punti di incontro, ecc.).
Siamo sicuri che i benefici sulla vivibilità generale che tali interventi apporteranno sapranno superare tutti i malumori o le resistenze non sempre fondate che cambiamenti importanti come questi comportano inevitabilmente.
Chiediamo pertanto ai nostri Amministratori di essere coraggiosi e di lasciarsi guidare soltanto dalla considerazione del bilancio finale positivo sulla qualità della vita collettiva che tali scelte portano in dote.
Con fiducia,
I COMPONENTI DELLA CONSULTA PER L’AMBIENTE DI LANCIANO
Lanciano, 15 ottobre 2013
RASSEGNA-STAMPA:
12) L’INQUINAMENTO UCCIDE: LO DEVONO TENERE BENE IN MENTE POLITICI ED AMMINISTRATORI QUANDO FANNO LE LORO SCELTE.
23 ottobre 2013
Ci sono due notizie recenti che rafforzano ulteriormente le nostre argomentazioni nelle battaglie contro l’inquinamento e in difesa della salute di tutti gli esseri viventi e dell’ambiente in cui vivono.
La prima, storica e di carattere scientifico internazionale, viene dalla IARC, l’Agenzia per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: un suo autorevolissimo studio ha certificato senza possibilità di smentita che l’inquinamento atmosferico nel suo complesso è sicuramente cancerogeno per gli esseri umani.
La seconda, di carattere locale/nazionale, riguarda il sequestro di una centrale a biomasse a Cremonaa causa dello stoccaggio abusivo nelle campagne adiacenti delle scorie tossiche e nocive prodotte dalla stessa.
Su entrambe le notizie riporteremo qui sotto i resoconti più dettagliati. Per il momento ci preme sottolineare lo stretto collegamento tra le due e l’insegnamento che ne dovrebbero trarre tutti i politici e gli amministratori: le decisioni che riguardano direttamente o indirettamente la salute delle persone ed il loro benessere vanno sempre prese sulla base delle conoscenze scientifiche più aggiornate. Per tutti coloro che hanno incarichi istituzionali o posizioni da decisori non è ammessa l’ignoranza di questi argomenti perchè con le loro scelte possono determinare la vita o la morte dei loro concittadini.
Dice il Prof.Umberto Tirelli, Direttore del Dipartimento di oncologia medica dell’Istituto tumori di Aviano: “La classificazione dell’OMS che include l’inquinamento atmosferico come cancerogeno è un passo importante anche per l’Italia a cui devono seguire interventi immediati da parte delle nostre autorità politico-sanitarie. Infatti, ci sono modi molto efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico, per esempio riducendo significativamente il traffico automobilistico nei centri delle città,impedendo la costruzione di alloggi vicino alle autostrade o alle strade di grande percorrenza, attivando piste ciclabili e pedonali e autobus ecologici per disincentivare il traffico automobilistico, controllando il livello di riscaldamento delle abitazioni e le emissioni industriali inquinanti”.
Soprattutto i Sindaci e gli Amministratori locali non possono agire in maniera schizofrenica comportandosi a seconda delle circostanze come Dottor Jekyll o Mister Hyde ma devono avere bene in mente una strategia coerente ed omogenea di lungo periodo che determini tutte le loro scelte pubbliche.
Gli Amministratori di Lanciano hanno un’ottima occasione per dimostrare tutta la loro buona volontà in questo senso, attraverso le modalità e la scelta delle priorità nell’adozione del “Piano del traffico”: vogliamo ricordare loro, come leggerete più sotto, che “i dati più recenti indicano che nel 2010 almeno 223mila morti per cancro ai polmoni sono da imputare all’inquinamento dell’aria. I maggiori imputati, spiegano gli esperti che hanno condotto l’analisi, sono proprio le polveri sottili e le sostanze che derivano dai mezzi di trasporto.”
E non dimenticate mai che la difesa della vita è l’atto più nobile che esista.
Verdetto storico dello IARC (Oms): “Inquinamento e polveri sottili certificati come fattori cancerogeni”
NON SOLO L’INQUINAMENTO IN GENERALE MA ANCHE LE POLVERI SOTTILI SONO STATE DICHIARATE CANCEROGENE PER GLI ESSERI UMANI, PERCHÉ CAUSANO UN AUMENTO DEL RISCHIO DI TUMORE AI POLMONI. “ORA NON SI PUÒ PIÙ INDUGIARE, BISOGNA AGIRE PER RIDURRE UNA DELLE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE”, FANNO SAPERE DALL’IARC, AGENZIA DELL’OMS.
18 OTT – Ormai è ufficiale, quello che molti pensavano già da tempo: l’inquinamento atmosferico è cancerogeno per gli esseri umani.A definirlo così e catalogarlo nel “gruppo 1”, quello che contiene le sostanze più pericolose, è stata l’agenzia dell’Oms specializzata per il cancro, ovvero l’IARC (International Agency for Research on Cancer), a seguito di un’attenta revisione di tutta la letteratura scientifica sull’argomento. Allo stesso modo, insieme all’inquinamento in generale, anche il particolato atmosferico, ovvero le cosiddette polveri sottili – che sono una delle componenti che causano “cattiva aria” – è stato separatamente revisionato e dichiarato cancerogeno.
Il motivo è semplice: dagli studi analizzati emerge in maniera chiara che sia l’inquinamento atmosferico che le piccole particelle che lo compongono aumentano il rischio di cancro ai polmoni, e in qualche caso anche alla vescica. E che, sebbene la composizione dell’aria inquinata cambi molto da luogo a luogo, questo problema è presente in qualche misura in tutte le regioni del mondo.
In altre parole, si tratta della sostanza cancerogena più diffusa al mondo. “L’aria che respiriamo si è riempita di diversi tipi di agenti che favoriscono l’insorgenza di tumori”, ha spiegato Kurt Straif, a capo della sezione dell’IARC dedicata alle monografie, che ha pubblicato l’ultima revisione della letteratura. “Oggi sappiamo che questo non solo un rischio generico per la salute, per quanto grande, ma è una delle principali cause ambientali della morte per cancro”. Le sorgenti principali sono infatti trasporti, centrali elettriche, emissioni industriali e agricole e anche riscaldamenti e cucine. Tuttavia, precisano gli esperti, alcuni agenti inquinanti hanno anche fonti naturali.
“Classificare l’inquinamento come carncerogeno per gli esseri umani è un passo molto importante”, ha sotttolineato Christopher Wild,direttore IARC. “Ci sono metodi per ridurlo e, data la scala dell’esposizione, che colpisce tutto il mondo, la decisione dell’Oms dovrebbe dare un chiaro segnale alla comunità internazionale affinché agisca senza ulteriori indugi”.
18 ottobre 2013
Perché questo verdetto è così importante?
18 OTT – Quando si dice che molte delle sostanze che respiriamo in città e talvolta anche in campagna fanno male alla salute non si dice nulla di nuovo. Ma allora perché è così importante che l’Oms abbia classificato l’inquinamento atmosferico come cancerogeno? Il vero elemento di novità, probabilmente, è che per la prima volta non sono le singole sostanze ad essere classificate nel “gruppo 1”, quello delle più pericolose e sicuramente cancerogene, ma l’inquinamento in generale.
Nel passato, lo IARC Monographs Programme, la cosiddetta “enciclopedia dei cancerogeni” che ha pubblicato la revisione che ha portato a questa nuova storica classificazione, aveva già fornito evidenza che molte singole sostanze o mix di esse che si trovano nell’aria inquinata fossero causa dello sviluppo dei tumori. Tra queste il diesel esausto, solventi, metalli e polveri. Ma questa è la prima volta che l’inquinamento nella sua totalità è stato definito cancerogeno. “Il nostro obiettivo era quello di valutare l’aria che tutti respiriamo, invece che focalizzarci su elementi specifici”, ha spiegato Dana Loomis, che fa parte del programma. “E in questo senso i risultati puntano tutti nella stessa direzione: il rischio di ammalarsi di cancro ai polmoni è significativamente più alto nelle persone che sono esposte ad inquinamento ambientale”.
Già prima della nuova classificazione Oms si sapeva che l’inquinamento può causare un ampio spettro di malattie, a partire da quelle respiratorie per arrivare a quelle cardiache. Tuttavia, studi indicano che negli ultimi anni i livelli di esposizione sono incrementati significativamente, soprattutto nei paesi a più rapida industrializzazione con popolazioni molto numerose e questo ha avuto ripercussioni sui decessi per cancro: i dati più recenti indicano che che nel 2010 almeno 223 mila morti per cancro ai polmoni sono da imputare all’inquinamento dell’aria. I maggiori imputati, spiegano gli esperti che hanno condotto l’analisi, sono proprio le polveri sottili e le sostanze che derivano dai mezzi di trasporto. A dirlo oltre 1000 studi scientifici con ricercatori che provengono da cinque continenti, e che si basano su dati epidemiologici che riguardano milioni di persone che abitano Europa, Nord e Sud America, Asia.
18 ottobre 2013
Tratto dal sito QUOTIDIANOSANITA.IT: clicca su http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=17574
Scorie tossiche nei campi Sequestrata centrale a biomasse
Trovati reflui industriali di colore nerastro 26 volte più tossici del consentito, liberamente dispersi nei campi di un’azienda compiacente. I cittadini si lamentavano per l’odore nauseabondo
Cremona, 19 ottobre 2013 – Una discarica abusiva di scorie tossiche è stata scoperta nei campi agricoli del cremonese e una centrale a biomasse è stata sequestrata dai carabinieri del Noe di Brescia, insieme ai terreni di un’azienda agricola compiacente. L’indagine dei militari è scattata dalle lamentele di alcuni cittadini che si lamentavano per delle esalazioni sospette e dopo i controlli ambientali. I carabinieri hanno scoperto così una grande quantità di rifiuti speciali pericolosi, gestito da una società agricola che si era prestata allo stoccaggio abusivo nei propri terreni delle scorie prodotte dalla centrale a biomasse.
Sin dal primo accesso i sospetti dei carabinieri sono caduti sulle scorie ed i liquidi sparsi sul terreno agricolo confinantee nascosto alla vista dei passanti, che si presentavano di colore nerastro e dall’odore nauseabondo. I carabinieri del Noe hanno eseguito ulteriori accertamenti tecnici e campionamenti per rilevare la composizione chimica e le caratteristiche del materiale sospetto, insieme all’Arpa di Brescia e l’amministrazione provinciale di Cremona.
Le analisi chimiche hanno rilevato la positività al parametro del ‘cod‘ (chemical oxygen demand) che rappresenta un indice che misura il grado di inquinamento dell’acqua da parte di sostanze ossidabili, principalmente organiche, risultato pari a 2.632 mg/l ovvero oltre 26 volte superiore ai limiti previsti dal decreto legislativo 152/2006 per i reflui industriali sul suolo.
A seguito dell’allarmante risultato delle analisi, è scattato immediatamente il blitz che ha portato alla segnalazione alla procura della Repubblica di Cremona dei 2 soggetti ritenuti responsabili ed al sequestro probatorio della centrale a biomasse gestita da una società milanese nonchè del terreno, perchè contaminato per presenza di scorie e liquidi costituenti rifiuti speciali pericolosi provenienti dall’impianto.
Sul posto è intervenuto il sindaco del comune di Gadesco PieveDelmona che, constata la gravità della situazione, si è riservato di emettere nelle prossime ore un ordinanza sindacale a tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Da ILGIORNO.IT http://www.ilgiorno.it/cremona/cronaca/2013/10/19/968308-centrale-biomasse-cremona-inquinamento.shtml
13) BIKE-SHARING ALLA DERIVA SOTTO LA NEVE: DOPO LE AUTO IN PIAZZA PLEBISCITO UN’ALTRA PAGINA NERA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
(29 novembre 2013)
FOTO DAL SITO INFRENTANIA.IT CHE RINGRAZIAMO |
La breve esperienza del bike-sharing a Lanciano volge malinconicamente al termine, sepolta dalla neve e dalle intemperie di ogni tipo ma soprattutto dall’incuria dell’amministrazione comunale.
Fin dal giorno stesso della sua inaugurazione, nel maggio di quest’anno, avevamo fatto una richiesta tanto logica da sembrare perfino superflua, ossia quella di installare al più presto delle pensiline per offrire un minimo riparo ai mezzi nuovi di zecca:
OSSERVAZIONI AL SERVIZIO DI BIKE SHARING.
Cominciano a giungerci alcune segnalazioni e suggerimentiriguardo il servizio che riportiamo all’attenzione dell’Amministrazione Comunale dalla quale ci aspettiamo risposte ma soprattutto fatti concreti:
- PENSILINE DI PROTEZIONE:sono indispensabili. Tenere le biciclette così esposte alle intemperie significa portarle ad un rapido deterioramento. Non possiamo pretendere giustamente dagli altri rispetto per questi mezzi e poi essere i primi che ne trascurano l’integrità;
- PISTE CICLABILI: sono il naturale complemento di questo servizio sia per motivi di sicurezzza nella circolazione e sia nella prospettiva di decongestionamento dal traffico veicolare motorizzato nocivo ed invasivo;
12 maggio 2013
(LEGGI TUTTO CLICCANDO http://www.nuovosensocivico.blogspot.it/p/piste-ciclabili-lanciano.html ).
Possibile che in 7 mesi, senza contare quelli precedenti all’installazione, non siete stati capaci di metter su quattro pensiline?
Si tratta di un costo talmente inaccessibile da preferire il sacrificio dei mezzi che sono costati svariate migliaia di euro all’intera comunità in senso ampio, anche se non fossero stati sborsati direttamente dalle casse comunali?
Non avete avuto tempo e autorevolezza per accordarvi con qualche sponsor privato che le facesse al posto vostro con un ritorno d’immagine per sè?
O forse questo era l’ultimo dei vostri pensieri e bike-sharing e piste ciclabili rappresentano solo l’alibi per fare bella figura nei discorsi pubblici?
A proposito di piste ciclabili, vi chiediamo solo di non prenderci più in giro: con il solito scudo del “non ci sono i soldi” rischiano di restare un miraggio per l’eternità.
E allora, se davvero tenete ad una Città più bella e vivibile, cominciate subito a liberare le strade dal traffico inutile, iniziate a sperimentare i sensi unici, come vi chiedono da più parti (leggi QUI ) e ad adottare tutte quelle soluzioni che a costo zero o minimo possono favorire una mobilità più sana ed efficace.
Non permetteremo che la triste parabola del bike-sharing rappresenti il destino di un’intera Comunità.
NUOVO SENSO CIVICO
LA “NOTTE” DEL BIKE-SHARING
COMMENTI:
- PINO BOMBA ha commentato:
Guardate che vi sbagliate di grosso le biciclette alle casse comunali sono costate mille euro l’uno altro che niente. I contributi a fondo perduto sono stati spesi per gli impianti di rimessa e di ricarica batteria a questi soldi vanno aggiunti le migliaia di euro pagate da coloro i quali sono in possesso delle chiavi. L’amministrazione comunale pertanto ha acquistato le 90 bici spendendo qualcosa di più di 90 mila euro budget del comune dove devono essere sottratti le 1000 euro del ricavo degli abbonamenti … Questo è quanto
01 dicembre 2013 03:27
RASSEGNA STAMPA:
14) A LANCIANO TUTTO FERMO SULLA MOBILITA’ SANA E FUNZIONALE MENTRE LE AUTO CONTINUANO A SPADRONEGGIARE (22 MARZO 2014)
scene di quotidiana e impunita inciviltà |
- mentre il tanto sbandierato “PGTU – Piano Generale del Traffico Urbano” sembra ormai morto e sepolto;
- mentre le automobili continuano indisturbate ad essere parcheggiate davanti agli scivoli ed ai monumenti storici, sui passaggi pedonali e negli spazi riservati ai disabili;
Percorso pedonale di Santo Spirito
- mentre le biciclette del bike-sharing prendono polvere in qualche deposito perchè l’Amministrazione Comunale non è stata capace di mettere su quattro pensiline protettive;
- mentre all’orizzonte non si profila non dico una pista ciclabile ma neanche qualche senso unico in più per rendere più sicuri e a costo zero gli spostamenti in bici di chi la usa benemerito per muoversi in città senza inquinare;
- mentre chi cerca di attraversare la strada dopo aver faticosamente individuato le strisce pedonali in via di estinzione ringrazia l’autista che lo fa passare senza ammazzarlo;
AAA STRISCE PEDONALI CERCASI (davanti all’Ospedale) AAA STRISCE PEDONALI CERCASI-2 (quartiere Santa Rita dove attraversare è quasi un suicidio) - mentre l’Amministrazione Comunale è tutta concentrata su progetti e studi di fattibilità per opere costosissime e di assai dubbia realizzazione quali rotatorie e parcheggi che, soprattutto questi ultimi, invece di risolvere il problema del traffico lo aggravano, come ampiamente dimostrato;
- mentre i soggetti più deboli ma titolari di pari diritti alla mobilità quali pedoni, portatori di handicap e ciclisti sono condannati a soccombere di fronte allo strapotere incentivato degli automobilisti;
- mentre madri e padri si ingorgano davanti alle scuole a motori accesi per riprendere i figli e avvelenarli un pò tutti;
mentre tutto questo accade e viene fatto accadere, penalizzando i comportamenti virtuosi in favore di quelli dannosi per la collettività, i lavori al prestigioso ELIPORTO di Lanciano procedono spediti a dimostrazione che qui da noi chi è forte e “influente” la propria mobilità su misura se la fa da sè e senza intralci.
Franco Mastrangelo – NSC Lanciano
PER APPROFONDIMENTI CLICCA SULLE PAGINE:
- IN BICI A LANCIANO PER UNA MOBILITA’ PIU’ SANA
- ELIPORTO? NO, GRAZIE.
- LA VERGOGNOSA VICENDA DI PIAZZA PLEBISCITO
RASSEGNA STAMPA:
SCENE DI QUOTIDIANA INCIVILTA’ A 4 RUOTE (se volete segnalarcene altre inviate le vostre foto a info@nuovosensocivico.it oppure a francomnsc@email.it )
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Via Renzetti |
Via per Fossacesia nei pressi dell’Ospedale |
Corso Bandiera |
15) I DANNI DELL’IMMOBILISMO SULLA MOBILITA’: APPELLO DI NSC E “CODICI” ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LANCIANO (13 aprile 2014)
Inciviltà su 4 ruote |
Pubblichiamo qui di seguito l’appello congiunto rivolto all’Amministrazione Comunale di Lanciano dalle Associazioni “Nuovo senso Civico” e “Codici- Centro per i diritti del Cittadino.
CHIEDIAMO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LANCIANO DI INTERVENIRE SUBITO SULLA MOBILITA’ IN DIFESA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DI TUTTI I CITTADINI.
I recenti fatti di cronaca con le tragedie sfiorate per l’investimento di un bambino davanti scuola nel quartiere Santa Rita (vedi da “Il Centro” QUI ) e del presidente della Pro loco in Piazza Plebiscito riportano con urgenza in primo piano un tema sul quale ci battiamo da sempre e che abbiamo trattato l’ultima volta solo pochi giorni fa: IL RIPENSAMENTO GLOBALE DELLA MOBILITA’ ALL’INTERNO DELLA CITTA’ ED UNA NUOVA REGOLAMENTAZIONE DEI FLUSSI IN ENTRATA E IN USCITA.
Non è più sopportabile lo strapotere dell’auto privata a danno di chi si muove meritoriamente a piedi o in bicicletta o di chi è costretto dalla propria disabilità ad utilizzare i più diversi ausili per la deambulazione. E’ solo da questo punto di vista poco privilegiato che ci si rende pienamente conto di quanta inciviltà contraddistingua il comportamento di tanti automobilisti: macchine parcheggiate davanti agli scivoli o abusivamente negli spazi riservati ai portatori di handicap, sulle strisce o sui percorsi pedonali, in doppia fila o con i motori accesi davanti alle scuole. Guide distratte, noncuranti e pericolose mentre si fuma o si messaggia con il telefonino e a volte facendo entrambe le cose contemporaneamente.
Ma purtroppo l’Amministrazione Comunale invece di scoraggiare quest’uso eccessivo e improprio dell’automobile (i cui costi economici sono tra l’altro diventati proibitivi) continua a considerarlo prioritario, relegando in secondo piano le altre forme virtuose di spostamento. E così si continuano a progettare nuovi costosissimi parcheggi che, com’è ormai riconosciuto a livello internazionale, invece di risolvere il problema del traffico lo aggravano, mentre nel frattempo le strisce pedonali sbiadiscono e scompaiono, le barriere architettoniche restano insormontabili, le bici del bike-sharingvengono offerte per essere scaraventate indifese nel vortice pericoloso del traffico e qualcuno infine ha la spudoratezza anti-storica di chiedere la riapertura del Corso alle auto.
Non possiamo più permetterci di aspettare i grandi progetti, i piani o i mega-investimenti dall’assai dubbia sostenibilità finanziaria, dall’altrettanto incerta realizzazione e dai tempi troppo lunghi. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DEVE INTERVENIRE SUBITO CON PROVVEDIMENTI INCISIVI E DAI BASSI COSTI UTILIZZANDO CIO’ CHE HA GIA’ A DISPOSIZIONE.
Proviamo a dare qualche modesto suggerimento:
- Trasformazione graduale delle strade in sensi unici in modo da liberare spazio per il transito più sicuro delle biciclette, incentivandone così l’utilizzo generalizzato. Se mille persone scelgono di prendere la bici come mezzo di trasporto principale avremo non solo aria più pulita per tutti, spazi meno ingombrati, bellezze artistiche meno sfigurate e riduzione del rumore, ma anche mille posti auto in più subito disponibili per chi ne ha davvero necessità o viene da fuori;
- Aumento conseguente di mezzi e postazioni di bike-sharingche usufruiranno di una circolazione più agevolata e meno rischiosa;
- Incentivi per chi acquista una bicicletta e dimostra di utrilizzarla abitualmente per i propri spostamenti urbani, per andare al lavoro o a scuola. Stesso discorso per chi sceglie di andare a piedi;
- Potenziamento dell’uso dei mezzi pubblicigià esistenti attraverso incentivi, sconti e campagne promozionali;
- Estensione delle aree pedonaliinterdette al transito motorizzato e dei percorsi pedonali protetti;
- Installazione di un semaforo pedonale all’imbocco dal quartiere Santa Rita su via per Treglio (di fianco alla cava) dove attraversare è quasi un suicidio e ripristino di analogo dispositivo all’incrocio con via per Fossacesia;
- Rifacimento di tutte le strisce pedonaliin Città evidenziandone la presenza e monitorandone continuamente il mantenimento della piena visibilità;
- Abbattimento progressivo delle innumerevoli barriere architettonicheesistenti che impediscono ai disabili di esercitare il pari diritto a muoversi liberamente negli spazi pubblici;
- Creazione di zone protette attorno alle scuolenegli orari di entrata ed uscita utilizzando anche personale volontario di sorveglianza;
- Intensificazione dei controlli sulle autoper scoraggiare e punire comportamenti irregolari e pericolosi e tolleranza zero per chi intralcia ed occupa spazi riservati ai portatori di handicap;
- Attivazione di parcheggi di scambio mezzo privato/mezzo pubblicoin spazi adiacenti al centro già esistenti (zone industriali, centri commerciali, ecc.) anche attraverso accordi con soggetti privati.
Sono solo alcune idee, a cui se ne possono aggiungere tante altre, che hanno il merito di essere immediatamente praticate senza grandi costi e che dimostrerebbero la volontà dell’Aministrazione Comunale di migliorare sensibilmente vivibilità e qualità della vita della propria Comunità.
Una drastica riduzione del traffico veicolare oltre che salvaguardare la salute pubblica grazie al minore inquinamento e far risparmiare tanti soldi, favorirebbe anche chi ha davvero la necessità di utilizzare il mezzo privato favorendo lo scorrimento e aumentando la disponibilità di parcheggi.
I gravi incidenti di questi giorni sono un avvertimento che non può essere sottovalutato se non si vuole correre il rischio di pagarne tutte le conseguenze per esiti ancora peggiori che nessuno si augura ma che si deve fare in modo con tutti i mezzi a disposizione che non accadano mai.
Franco Mastrangelo – NUOVO SENSO CIVICO
Mario Ciccocioppo – CODICI Centro per i diritti del Cittadino
PER APPROFONDIMENTI:
RASSEGNA STAMPA:
A SPASSO PER LA CITTA’ ( se ci riuscite) – Album fotografico:
AAA strisce pedonali cercasi…:
Dal quartiere Santa Rita al centro a piedi, missione impossibile:
16) SULLA MOBILITA’ INDIETRO TUTTA NEL COMUNE DI LANCIANO. E LA VERGOGNA DISABILI CONTINUA. (3 ottobre 2014)
PUBBLICHIAMO QUI DI SEGUITO IL COMUNICATO-STAMPA INTEGRALE DI NUOVO SENSO CIVICO CHE PARTENDO DAI RECENTI PROVVEDIMENTI PRESI DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LANCIANO DI RIDUZIONE DEGLI ORARI DI ZTL AFFRONTA IN MANIERA COMPLESSIVA IL TEMA DELLA MOBILITA’ NELLA NOSTRA CITTA’.
AGGIORNAMENTO del 4 Ottobre: riceviamo dall’Associazione “CODICI” e volentieri pubblichiamo, dopo il nostro, il Comunicato-stampa della stessa Associazione di denuncia dei gravi problemi di mobilità che devono affrontare i disabili in Città, problemi totalmente ignorati dall’A.C.
NUOVO SENSO CIVICO
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LANCIANO E LA MOBILITA’ SANA E SOSTENIBILE: MARCIA INDIETRO A TUTTO GAS!
Mentre in tutta Europa e in larga parte d’Italia le Città più civili e lungimiranti hanno capito che l’unica strada per renderle più vivibili, attraenti ed economicamente prospere è quella di liberarle progressivamente dal traffico motorizzato privato, l’Amministrazione Comunale di Lanciano va tristemente in controtendenza retrocedendo spaventata (da chi o cosa?) dai pur timidi provvedimenti di limitazione del traffico.
Dopo aver tanto sbandierato il lodevole obiettivo di affrontare il problema in maniera organica e strutturale con la redazione del “PGTU – Piano Generale del Traffico Urbano”, al quale anche Nuovo Senso Civico ha portato il suo considerevole bagaglio di idee e proposte, quel progetto appare ormai definitivamente tramontato e si va avanti con interventi disorganici, inefficaci e sconnessi tra di loro.
Si continua a ragionare con la solita vecchia mentalità che mette al centro di ogni attenzione l’automobile privata, continuando a favorirne un uso smodato e inutile (oltrechè nocivo per la salute di tutti) a danno di altre forme di mobilità virtuose e vantaggiose per l’intera comunità quali gli spostamenti a piedi, in bicicletta o su mezzi collettivi.
Per non parlare della scandalosa difficoltà a muoversi delle persone disabili costrette a lottare quotidianamente con le innumerevoli barriere architettoniche disseminate ovunque e con la tollerata inciviltà di molti automobilisti che occupano spudoratamente i posti riservati e bloccano gli scivoli dedicati. Cittadini di serie “zeta” che non hanno neanche il diritto di partecipare alle feste cittadine come dimostra il reiterato scandalo delle “Feste di Settembre” con le auto parcheggiate indisturbate ovunque e perfino a decine sui marciapiedi.
E che dire del “bike-sharing”? L’A.C. non è stata capace di dotare le postazioni di pensiline utili alla protezione dei mezzi che così vanno rapidamente deteriorando, dopo aver già passato lo scorso inverno diverse giornate sommersi dalla neve (vedi QUI ). Anche qui nessun disegno organico e sensato: vengono fornite le biciclette per poi gettarle nel caotico traffico stradale, rischioso e maleducato, senza la minima protezione.
Senza aspettare invano le piste ciclabili basterebbe da subito rendere a senso unico le principali vie di comunicazione creando così lo spazio adeguato per una circolazione più sicura e serena. Interventi semplici ed a costo quasi zero così da evitare la solita tiritera della mancanza di soldi. E lo stesso discorso si potrebbe fare per l’ampliamento dei percorsi pedonali privilegiati in tutta la Città.
Ne gioverebbero tutti non solo in termini di accresciuto benessere fisico e psicologico ma anche economico e commerciale per le ricadute positive di attrazione generale che un luogo più vivibile e bello avrebbe senz’altro, esaltando le già tante bellezze presenti nel centro storico. E’ ora di dire basta alla vergogna indecente delle macchine parcheggiate notte e giorno davanti ai rosoni di Santa Maria Maggiore!
Se ne avvantaggerebbe anche chi ha davvero necessità della macchina privata perché mille persone in più che vanno a piedi o in bici significano anche mille parcheggi in più liberi in centro, senza bisogno di sperperare milioni di euro in strutture multipiano che alla fine restano pure vuote. Se invece di spendere decine di migliaia di euro per ogni singolo posto auto (è facile fare questi conti alla mano) si riversassero quei soldi nell’acquisto di bici elettriche o nel potenziamento del trasporto pubblico, si otterrebbe immediatamente il risultato di favorire la qualità della vita e migliorare la mobilità urbana.
Se invece si continua a ragionare solo di rotatorie, parcheggi e quant’altro sia di servizo all’automobile il problema non lo si risolverà mai ma lo si peggiorerà, come dimostrano decine di studi al riguardo, perché al contrario è solo disicentivando questo tipo di mobilità dannosa e congestionante che si arriva ad una soluzione vantaggiosa per tutti.
L’Amministrazione Comunale di Lanciano non ha più alibi: se c’è la volontà di migliorare la vita e la mobilità nella nostra Città si possono fare tante cose subito, senza spendere molto e senza rinviare all’infinito in attesa di interventi mastodontici e costosi che non arriveranno mai.
Dopo Piazza Plebiscito, liberata qualche mese fa dalle auto abusive grazie alla campagna di sensibilizzazione di Nuovo Senso Civico (vedi QUI ), è ora di dare fiato a tutta Lanciano!
E’ una questione, in fin dei conti, soprattutto di civiltà.
NUOVO SENSO CIVICO
30 settembre 2014
CODICI
Centro per i Diritti del Cittadino
Territorio di LANCIANO
66034 – Via per Fossacesia, 100
Tel. 0872710252 – 3397754150
e-mail. codici.lanciano@yahoo.com
Lanciano, 03 Ottobre 2014
COMUNICATO STAMPA
LANCIANO -ORGANI COMUNALI ED AUTORITA, SENSIBILITA ZERO VERSO I CITTADINI PIU DEBOLI.
Come al solito l’Amministrazione Comunale di Lanciano si prodiga in grandi annunci, riguardo alle realizzazioni di opere ed iniziative nell’area comunale, annunci che regolarmente restano fini a se stessi. Alle richieste specifiche di piccole realizzazioni risponde immancabilmente che non ci sono fondi.
I fondi mancano per le vitali esigenze dei Cittadini più deboli, tipo i pedoni ed i disabili, tanto da non poter realizzare gli scivoli sui marciapiedi e l’eliminazione in genere delle barriere architettoniche. Non vi sono, a disposizione dell’amministrazione Comunale, nemmeno i piccoli fondi per eliminare gli innumerevoli ostacoli che gravano sui marciapiedi che impediscono il regolare transito delle carrozzine per i disabili e dei passeggini per le mamme. I marciapiedi sono ingombri di alberi e pali che rendono difficile il cammino anche per i pedoni in quanto dissestati e pieni di buche. A dire dell’Amministrazione Comunale, mancano, altresì, i fondi per dipingere le strisce degli attraversamento pedonale, per mettere a norma le aree dei parcheggi per i disabili, molte delle quali prive di segnaletica verticale od orizzontale. Non ci si cura, nonostante le numerose richieste di Mario Ciccocioppo, responsabile di CODICI Centro per i Diritti del Cittadino, di regolarizzare, con la Ditta concessionaria dei parcheggi a strisce blu della Città, il numero degli stalli e la regolarità degli stessi secondo la Legge.
Queste gravi incurie principiano col verificarsi proprio dalla sede scelta per l’Ufficio preposto per l’assistenza ai disabili, dove si effettua il rilascio ed il rinnovo delle autorizzazioni per il parcheggio e per gli altri loro diritti, sito nel primo piano del Palazzo De Giorgio in via dei Frentani, dove non vi è alcuna possibilità di accesso da parte degli stessi utenti. In effetti, a causa delle due rampe di scale esistenti, non vi è possibilità di raggiungere gli uffici con la carrozzina o per la persona con difficoltà di deambulazione.
Un segnale di attenzione verso questa categoria di Cittadini, che a dire del Sindaco e della Polizia urbana ammontano ad oltre 3.000, lo si potrebbe dare proprio iniziando a farli accedere agevolmente negli uffici interessati, trasferendoli in un luogo di più facile accesso. A tale proposito indichiamo i locali dell’ex Casa di Conversazione situati accanto gli Uffici Comunali, al fine di evitare a chi non può agevolmente muoversi, di fare lo scomodo andirivieni da un ufficio all’altro, nei vari settori comunali.
Questa Associazione di Consumatori CODICI, attraverso il responsabile Mario Ciccocioppo, lamenta altresì che, dopo numerosi interventi presso gli Organi Comunali, nulla si è fatto per l’incolumità dei Cittadini per i quali è veramente difficile attraversare le strade di accesso alla Città a causa della eccessiva velocità e della sconsideratezza degli automobilisti.
A tale proposito CODICI ritorna a chiedervi, per l’ennesima volta, la realizzazione di infrastrutture atte ad incrementare la sicurezza delle e degli utenti della strada, di porre limitatori di velocità, a mezzo di dossi stradali o del tipo elettronico, per le strade di accesso alla Città come ad esempio: Via Santo Spirito e Via per Fossacesia, strade di grandi velocità in determinate ore e di collasso completo in altre; Villa Andreoli-Val Di Sangro; Strada Serroni strada per San Vito Marina; strada San Egidio; primo tratto di Viale Cappuccini zona Marcianese.
CODICI è certo che per realizzare questi dissuasori di velocità, che possono salvare vite umane, occorrono ben pochi soldi con un grande beneficio per le persone più deboli e per tutti i Cittadini.
Queste realizzazioni, che non hanno un costo significativo per la casse comunali, servirebbero a rendere più agevole e sicura la vita non solo degli anziani, disabili, bambini e mamme con le carrozzine ma per tutti i Cittadini che si muovono a piedi per la Città.
In conclusione, CODICI chiede all’Amministrazione Comunale più sensibilità verso i loro amministrati.
Segretario Territoriale Lanciano
CODICI ABRUZZO
Mario Ciccocioppo
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