IL CASO “ECOLAN”: UNO SPLENDIDO ESEMPIO DA SEGUIRE DI COME PUO’ FUNZIONARE BENE IL PUBBLICO NEL SETTORE DEI RIFIUTI

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Oggi, 29 febbraio, si riunisce a Pescara il Consiglio Regionale straordinario sul nuovo “Piano Regionale della gestione dei rifiuti” in Abruzzo.

A tutte le forze politiche e per primi agli Amministratori che hanno la responsabilità di prendere decisioni fondamentali per il benessere di tutti gli Abruzzesi, vogliamo portare l’esempio da seguire di “ECOLAN Spa” guidata ottimamente dal Presidente Massimo Ranieri: un’esperienza virtuosa in corso che dimostra non solo come anche una Società a capitale interamente pubblico possa funzionare meglio e più di altre ma di come, oltre ogni pregiudizio o luogo comune, sia la stessa Comunità dei cittadini a partecipare attivamente ed a vivere con entusiasmo un coinvolgimento diretto che restituisce loro un ruolo sociale attivo ed orientato al miglioramento delle condizioni di vita generali.

Infatti portare la raccolta differenziata a percentuali altissime in poco tempo (superiori all’80%) praticare un’educazione alla riduzione dei rifiuti all’origine ed al loro riciclo e riuso spinti attraverso politiche mirate e condivise significa togliere qualsiasi alibi al ricorso agli inceneritori, che rappresentano una scelta anti-storica, anti-economica per la collettività ed estremamente dannosa per la salute delle persone e dell’ambiente in cui vivono.

Mettere in pratica il circolo virtuoso della raccolta differenziata spinta significa un risparmio enorme per le casse pubbliche e quindi di conseguenza per i singoli cittadini che vedranno ridotte le tasse sui rifiuti in prospettiva fino al loro totale annullamento, come già accade in diversi comuni italiani. La gestione pubblica di questo sistema, che ECOLAN sta dimostrando non solo possibile ma preferibile, significa reinvestire tutti i proventi ottenuti ad esempio con la vendita dei materiali in opere e tecnologie che andranno a migliorare ulteriormente la situazione.

Il settore dei rifiuti, come ben sappiamo e come la cronaca spesso tristemente rivela, è un ambito dagli enormi profitti sul quale si scatenano grandi appetiti economici non sempre legali per i quali riteniamo che un controllo pubblico, specialmente con tanti soggetti in campo, sia più sicuro rispetto ad altre soluzioni.

Se i risultati attuali sono già così positivi con il servizio di raccolta differenziata porta a porta attivo attualmente in soli 11 Comuni dei 53 aderenti a ECOLAN (ma molti hanno già fatto o faranno richiesta per averlo) e con il maggiore centro, Lanciano, nel quale deve ancora essere completato in tutti i quartieri, immaginiamo quali possano essere gli esiti con la progressiva adesione di tutti i Comuni. ECOLAN ha tra l’altro provveduto già a centinaia di nuove assunzioni e con l’aumento esponenziale dei materiali recuperati si potrà realisticamente creare un indotto in zona per ridare loro una seconda vita con nuovi insediamenti utili allo scopo dai risvolti economici ed occupazionali di sicura grande rilevanza.

Con questa esperienza si stanno confrontando anche Comuni di altre province (è il caso di Montesilvano) che misurano su di essa il servizio svolto da altre società private che non raggiungono analoghi risultati.

E’ un modello replicabile non solo in Comuni piccoli o medi ma anche in realtà molto più grandi delle dimensioni di Pescara o Roma. Si tratta semplicemente di adattare uno schema vincente a misure di maggiore portata: vedrete che, come già accaduto, sarà la realtà a smentire tutte le previsioni negative che, guarda un pò, sono quai sempre messe in circolo da chi ha cospicui interessi nella direzione esattamente opposta.

A Lanciano le riunioni nei quartieri in preparazione dell’avvio della raccolta differenziata sono gremite di persone di tutte le età partecipi e ansiose di dare il proprio contributo: è fondamentale l’opera di informazione non solo sugli aspetti organizzativi del servizio ma anche sulle profonde motivazioni finali che conducono, come già detto, ad un netto miglioramento delle condizioni di vita generali con la cancellazione dall’orizzonte sia dei fumi degli inceneritori che degli stormi giganteschi di gabbiani che roteano su enormi discariche straripanti.

Abbiamo pieno diritto alla salute ed all’ambiente pulito e ai gabbiani sulla riva del mare.

Ma soprattutto abbiamo pieno diritto a scelte che non intacchino negativamente la nostra vita quotidiana e quella delle future generazioni e per questo domani dai nostri Amministratori ci aspettiamo, anzi pretendiamo, che vadano senza esitazioni in questa direzione virtuosa, l’unica possibile e realistica.

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