CENTRALE A BIOGAS: IN RISPOSTA AGLI IGNORANTI (nel senso che ignorano) DEL “TUTTO A POSTO” A PRESCINDERE.
Facciamo un tentativo per mettere a tacere tutti coloro che strepitano a sproposito ora e sempre senza conoscenza della materia (e del buon senso) e sono pronti h24 a scattare in soccorso del potente di turno. Conoscendo i soggetti in campo le probabilità di successo sono molto ridotte, ma un chiarimento riepilogativo può essere utile ad ognuno di noi.
Sintetizzeremo per punti la vicenda della centrale a biogas di Villa Pasquini (Lanciano):
- NESSUNO PUO’ NEGARE, non lo ha fatto neanche la proprietà CHE L’INCIDENTE CON IL CONSEGUENTE SVERSAMENTO CI SIA STATO. LE PRIME COSE ELEMENTARI DA ACCERTARE DOVREBBERO ESSERE: 1)QUANDO SI E’ VERIFICATO; 2)PER QUALI CAUSE; 3)QUALI SONO LE CONSEGUENZE.
- 1)Per quanto riguarda il periodo si è appurato che L’INCIDENTE E’ AVVENUTO CIRCA UN MESE FA ED E’ STATO DI NOTEVOLI PROPORZIONI visto che a distanza di così tanto tempo i terreni circostanti non sono ancora riusciti ad assorbire tutte le sostanze. E qui c’è una prima grave mancanza da parte della proprietà dell’impianto che avrebbe dovuto avvisare del problema entro le 24 ore, come prescrive la legge, e invece non lo ha fatto mai. E’ stata NSC a riscontrare e rendere pubblico l’accadimento.
- 2)Non allertando le autorità competenti della fuoriuscita la proprietà tendeva evidentemente a tenere nascosto non solo il fatto in sé ma l’altrettanto grave poca affidabilità dell’impianto stesso che a pochi anni dal suo avvio, già si rende protagonista di un malfunzionamento di queste proporzioni. SULLA BASE DI QUANTO ACCADUTO OCCORRERA’ UN MINUZIOSO E APPROFONDITO CONTROLLO DELL’EFFICIENZA COMPLESSIVA DELLA CENTRALE.
- 3)IN MERITO ALLE CONSEGUENZE NESSUNO, noi compresi, PUO’ DIRE UNA PAROLA DEFINITIVA SE NON VENGONO PRIMA SVOLTI TUTTI GLI ACCERTAMENTI E LE ANALISI DELLE SOSTANZE FUORIUSCITE. Tutti ci auguriamo che i materiali sversati siano acqua pura di sorgente della Maiella, ma finchè non avremo delle risposte scientifiche ufficiali si possono solo fare delle ipotesi, sulla scorta magari di episodi e circostanze analoghe. CHI IMMEDIATAMENTE E SENZA ALCUNA BASE DICE “TRANQUILLI, E’ TUTTO A POSTO” E’ IN PIENA MALAFEDE O E’ UN PERFETTO IGNORANTE, NEL SENSO CHE IGNORA QUELLO DI CUI SI AZZARDA A PARLARE. E’ UN ATTEGGIAMENTO COMUNQUE GRAVE PER QUALSIASI PERSONA, MA SE POI SONO LE ISTITUZIONI PUBBLICHE AD ADOTTARLO, COME MOLTO SPESSO ACCADE, LA COSA SI FA MOLTO PREOCCUPANTE E GETTA SICURO DISCREDITO SU DI ESSE.
- Sempre a coloro che ignorano facciamo notare che NSC, prima in Abruzzo, segue l’argomento biomasse/biogas almeno dal 2011 studiando ed approfondendolo sotto ogni aspetto proprio perché siamo abituati ad esprimerci solo con cognizione di causa. Sul tema ci siamo avvalsi dei massimi esperti nazionali come il Prof. Federico Valerio, già responsabile del servizio di chimica ambientale dell’istituto Nazionale di Ricerca sul cancro di Genova , e il Prof.Michele Corti, ruralista e docente presso l’università degli Studi di Milano, con i quali abbiamo organizzato dibattiti e convegni. Se vi fate un giro sul nostro blog iniziale all’indirizzo www.nuovosensocivico.blogspot.it troverete decine di articoli documentati sull’argomento, anche sulla centrale di Villa Pasquini contro la cui realizzazione siamo stati gli unici a batterci, e perfino un dettagliatissimo “DOSSIER BIOMASSE” che ha fatto il giro d’Italia per la sua completezza e utilità.
- Sempre scorrendo questi articoli pubblicati in tempi non sospetti vi renderete conto (se ne possono rendere conto facilmente anche coloro che ignorano) che non siamo mai stati pregiudizialmente contrari a impianti del genere ma PRETENDEVAMO SOLTANTO CHE VENISSERO PROGETTATI E REALIZZATI CON TUTTI GLI ACCORGIMENTI TECNICI ALL’AVANGUARDIA CON I QUALI CI SAREBBE POTUTO ESSERE DAVVERO UN TORNACONTO POSITIVO PER LA COLLETTIVITA’. Ma purtroppo questo non accade mai con i privati che tendono a massimizzare i profitti con la minima spesa: infatti la centrale di Villa Pasquini non è dotata di un abbattitore termico per uccidere i batteri oppure, per citare un altro caso del momento, la Centrale a biomasse IGT di Treglio fu propagandata dalla proprietà con lettera diretta a tutte le famiglie del comune come dotata di sistema di teleriscaldamento in favore della Comunità (mai realizzato). E’ una cosa molto buona, ma costosa, che abbiamo sempre sostenuto e guardacaso immediatamente dopo è scomparsa dal progetto.
- Proprio sulla base dell’imposizione di prescrizioni virtuose siamo riusciti ad evitare l’apertura di impianti analoghi a Santa Maria Imbaro, Torrevecchia teatina, Vasto. Sulla scorta di una dettagliata documentazione di incidenti avvenuti in Germania e anche in Italia avevamo messo in guardia sui rischi connessi ad impianti del genere e purtroppo abbiamo visto com’è finita qui a Lanciano oppure a Picciano (PE) dove la centrale è esplosa nel 2014.
- Se vogliamo davvero avere impianti efficienti e utili alla collettività allora perché non pensare ad un intervento del pubblico (modello ECOLAN) per recuperare energia dagli scarti e trasformarla in biometano per autotrazione o per il riscaldamento delle abitazioni riducendo così l’inquinamento complessivo attraverso strutture all’avanguardia e sotto controllo?
L’INCIDENTE DI VILLA PASQUINI E’ UN DATO DI FATTO: SULLE CONSEGUENZE TUTTI DOBBIAMO ASPETTARE I RISULTATI DELLE ANALISI INCREDIBILMENTE NON EFFETTUATE DALL’ENTE PREPOSTO, L’ARTA, MA ORDINATE IN SOSTITUZIONE DAL SINDACO DI LANCIANO PUPILLO, MA UN GIUDIZIO NETTO SULL’EVIDENTE INAFFIDABILITA’ DELL’IMPIANTO E DI CHI LO GESTISCE PUO’ ESSERE DATO SUBITO, SENZA ASPETTARE ALCUN ESITO.
In conclusione consigliamo a tutti coloro che ignorano di ignorare un po’ di meno e di utilizzare parte del loro prezioso tempo ad approfondire gli argomenti sui quali si sentono autorizzati ad intervenire.
Altrimenti, “ma mi faccia il piacere!”.