DOPO UN ANNO DALLA NOSTRA DENUNCIA NESSUNA INDAGINE NESSUN COLPEVOLE E NESSUNA BONIFICA

Pinocchio-Villa Pasquini

DOPO UN ANNO DALLA NOSTRA DENUNCIA NESSUNA INDAGINE NESSUN COLPEVOLE E NESSUNA BONIFICA

E’ passato quasi un anno dall’incidente della centrale a biogas di Villa Pasquini ma nonostante le nostre denunce ai Carabinieri e al NOE, non abbiamo nessuna notizia di indagini da parte della magistratura. A seguito dell’incidente, inizialmente taciuto dalla proprietà, abbiamo scoperto e documentato la presenza di un fiume di liquame putrido, della lunghezza di quasi un km, posto nelle immediate vicinanze della centrale. Che quel fiume sia la discarica “privata” dei prodotti del digestato della centrale avrebbero appunto dovuto accertarlo le indagini che, nonostante i rischi per la salute pubblica, non ci sono state. Prova ne è il fatto che nessuna sanzione è stata elevata ai responsabili dell’inquinamento, di cui possiamo solo supporre l’identità, nonostante l’evidenza dei fatti.

Di fatto, a prescindere dalle indagini che avrebbero potuto consentire l’applicazione del principio legislativo secondo cui che chi inquina paga, quel fiume di liquame è ancora lì, prova dell’assoluta mancanza di responsabilità da parte degli attori istituzionali che avrebbe dovuto interessarsi alla bonifica come la legge prescrive.

A suo tempo chiedemmo la produzione di analisi, da parte di Arta e Asl, per individuare nella melma maleodorante la presenza di agenti patogeni che, per infiltrazioni nel terreno e nell’acqua per l’irrigazione dei campi, potesse mettere a rischio la salute umana. Chiedemmo in particolare analisi che potessero rilevare l’eventuale presenza di salmonella e di altri quattro batteri potenzialmente letali per l’uomo, che trovano, in ambienti ricchi di nutrienti quali sono i prodotti del digestato delle centrali a biogas, l’habitat per la produzione di numerose tossine, quali il clostridium tetani, il clostridium botulinum, il clostridium difficile e il clostridium perfringens.

Per tutta risposta ci informarono che ARTA e ASL non avevano laboratori adeguati a tutti quei rilievi. Le uniche analisi fornite rilevarono comunque la presenza di Salmonella e di Escherichia Coli in misura ben al di sopra dei parametri massimi consentiti per le acque superficiali. Che cosa facciamo? Degli altri quattro batteri patogeni che mettono a rischio la vita umana aspettiamo che la loro presenza si manifesti con qualche disgrazia?

Oltre ai rischi per la salute poi, nelle testimonianze raccolte dai residenti nei pressi della centrale, viene fuori un quadro di degrado generalizzato, determinato dall’odore nauseabondo sprigionato dal digestato della centrale riversato nel canale e dall’abbandono delle colture, conseguenza della contaminazione ambientale.

E’ una situazione insostenibile!

In assenza di segnali immediati, chiari e distinti da chi di dovere, in primis dal Sindaco di Lanciano e dal Presidente del Consorzio di Bonifica, saremo costretti a sottoporre, a stretto giro, tutta la vicenda non solo di nuovo
all’opinione pubblica ma anche, necessariamente, alla magistratura penale

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