A STAGIONE BALNEARE CONCLUSA POSSIAMO DIRCELA TUTTA SULLO STATO DI MARE E FIUMI: IL LORO RISANAMENTO SARA’ LA NOSTRA BANDIERA.

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Non abbiamo mai avuto paura di parlare chiaro, di dire sempre la verità, per quanto scomoda a qualcuno, soprattutto nelle “alte sfere” e per questo siamo stati spesso accusati ingiustamente di essere “allarmisti” o addirittura “terroristi” proprio da chi davvero terrorizza per l’incapacità totale di capire, decidere, intervenire in favore della Comunità.

 

Ma, si sa, se allo sciocco indichi la luna quello guarda il dito e infatti in stagione siamo stati noi a prenderci qualche denuncia per aver segnalato il problema e non chi quel problema lo aveva causato.

 

In ogni caso, proprio per non alimentare ulteriori sterili polemiche e non dare alibi ai soliti noti, abbiamo cercato di non calcare troppo la mano durante i mesi estivi nonostante le continue segnalazioni negative e le nostre sconsolanti osservazioni dirette. D’altronde qui nel chietino come anche a Pescara sono stati diversi gli organi di informazione, che non possono essere tacciati di fanatismo “verde”, ad interessarsi del problema con inchieste e servizi molto dettagliati.

 

PERCHE’ IL PROBLEMA DELLO STATO DEI FIUMI E DEL MARE IN ABRUZZO ESISTE, E’ EVIDENTE, DOCUMENTATO, GRAVE E PREOCCUPANTE E CHI LO NEGA O FA FINTA DI NON ACCORGERSENE STA PROCURANDO UN IMPERDONABILE DANNO ALL’INTERA COLLETTIVITA’.

 

A questo proposito forniamo a fine articolo un ampio reportage fotografico che illustra non una data particolare ma diversi momenti nell’arco di un’intera stagione ahimé da dimenticare e speriamo irripetibile (ma perché sia così dobbiamo muoverci immediatamente). Siamo rimasti sconcertati quando qualche amministratore locale esultava per la singola giornata di mare pulito perché questa dev’essere la normalità che non fa notizia e non una parentesi momentanea in mezzo alla schiuma ricorrente che ognuno di noi ha visto avvicinarsi implacabile alla riva quasi ogni giorno.

 

Ma adesso non è più il tempo delle chiacchere ma quello di agire e soprattutto risolvere.

 

Il mare abruzzese (per il secondo anno consecutivo “maglia nera” di Goletta Verde per la qualità delle acque) è in queste condizioni innanzitutto perché oltre il 75% dei suoi fiumi è inquinato. E i fiumi sono inquinati in buona parte per gli sversamenti civili e industriali illegali e per l’altra per il mancato o cattivo funzionamento dei depuratori, molti dei quali ancora sotto sequestro nella provincia di Chieti. Anche di queste deprecabili situazioni ricorrenti forniamo a fine articolo un serie di immagini.

 

Quindi bisogna partire dai fiumi e dal loro risanamento utilizzando anche il cosiddetto “contratto di fiume”, uno strumento di partecipazione condivisa che coinvolge amministrazioni pubbliche locali e regionali, associazioni e cittadinanza. Magari cominciando proprio dal Feltrino che è uno dei progetti più avviati.

 

MA SOPRATTUTTO OCCORRE CHE LA REGIONE ABRUZZO E LUCIANO D’ALFONSO, COME PROMESSO IN CAMPAGNA ELETTORALE, SI FACCIANO CARICO IN PRIMA PERSONA DI QUESTO ONEROSO IMPEGNO FINANZIANDONE TUTTI I PASSAGGI, PROGRAMMANDO CON TEMPI CERTI, COORDINANDO, COINVOLGENDO E SPRONANDO TUTTI I SINDACI E LE AMMINISTRAZIONI LOCALI E QUINDI METTENDOSI SULLA SCIA DI ALTRE REALTA’ A NOI VICINE COME LA PUGLIA CHE CON UNA ROAD MAP PLURIENNALE BEN DELINEATA E RIGOROSA IN UN DECENNIO E’ RIUSCITA A RISANARE GRAN PARTE DEI SUOI FIUMI E DEL MARE PORTANDO QUELLA REGIONE AI VERTICI NAZIONALI NON SOLO PER LA QUALITA’ DELLE ACQUE MA ANCHE PER L’ATTRATTIVA TURISTICA E QUINDI LA CRESCITA ECONOMICA DIFFUSA.

 

Almeno a questo, al loro stretto tornaconto personale se non sono capaci di uno sguardo un po’ più disinteressato e collettivo, dovrebbero guardare balneatori, ristoratori, esercenti e operatori turistici abruzzesi che in questi anni sono stati in larghissima parte totalmente latitanti nelle battaglie per la salvaguardia dell’ambiente, mare compreso. Alla specifica manifestazione del 12 marzo scorso a Pescara c’erano solo terroristi, quelli di NSC, del Forum dell’acqua, Zona 22 ed altri ancora ma neanche un balneatore (con la solita singola eccezione di Peppino Susi e in quel caso di Riccardo Padovano a onor di cronaca) e non un solo sindaco della costa. Vi screditate da soli e pretendete pure di dare lezioni.

 

Siamo sicuri che se fosse stata applicata la “Direttiva Bolkestein” e le concessioni demaniali fossero state assegnate a società investitrici estere, queste avrebbero preteso e difeso con le unghie e con i denti la pulizia del mare se non altro per tutelare i propri interessi economici. E’ ridicolo essere totalmente passivi, piangersi addosso e poi magari chiedere la calamità naturale.

 

Ma adesso, dopo esserci tolto qualche sassolino di spiaggia dalle scarpe, è il momento di fare fronte davvero comune, Regione, Sindaci e Amministratori locali, dirigenti e tecnici del settore, operatori economici e turistici, associazioni e movimenti e soprattutto l’intera Cittadinanza che ha il sacrosanto diritto di avere sempre sani, puliti e praticabili i luoghi che frequenta, mare compreso, ma anche il pieno dovere di rispettarli e di battersi per difenderli.

 

Con Ombrina abbiamo vinto e non era facile, per quale motivo non dovremmo riuscirci anche adesso?

 

Sappiamo bene che in questo martoriato Abruzzo le emergenze e gli attacchi a salute, ambiente e benessere (anche economico) sono continui: dagli impianti di incenerimento inutili e dannosi nascosti sotto varie forme alle cementificazioni e  asfaltizzazioni selvagge, dalla petrolizzazione sempre in agguato alle devastazioni del patrimonio arboreo e forestale e chi più ne ha più ne metta, ma qui lo diciamo con molta nettezza: IL RISANAMENTO DEI CORSI D’ACQUA E DEL MARE D’ABRUZZO SARA’ NELL’IMMEDIATO FUTURO LA BANDIERA DI NUOVO SENSO CIVICO CHE SVENTOLERA’ PIU’ IN ALTO DI TUTTE PERCHE’ SARA’ TROPPO BELLO FESTEGGIARE L’OBIETTIVO RAGGIUNTO E PERCHE’ UN’OPERAZIONE COSI’ IMPORTANTE RIUSCIRA’ A PULIRE ANCHE LE COSCIENZE.

 

Avanti, è l’ora di remare, ma tutti nella stessa direzione.

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LA SCHIUMA IMPLACABILE:

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DEPURATORI E SCARICHI ALLO SBARAGLIO:

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IL RISULTATO NEI FIUMI (FELTRINO E PESCARA):

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E QUESTO E’ IL FUTURO CHE AVREMO SE OGNUNO FARA’ LA SUA PARTE:

PUNTA ADERCI NUOVO SENSO CIVICO

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