UNA NUOVA CONCESSIONE (REGALO) AI PETROLIERI
In data 25 novembre 2017 è stata data notizia, come previsto dal Codice dell’Ambiente, dell’avvenuto deposito dei documenti integrativi da parte della CMI Energia e relativi al progetto di estrazione di gas sul lago di Bomba.Il progetto prevede, oltre alla realizzazione dei pozzi estrattivi, una raffineria ed un gasdotto.onostante la sentenza del Consiglio di Stato del maggio 2015 l’iniziativa della CMI Energia non solo prosegue ma trova il sostegno del Governo.
Il Ministero dell’Ambiente infatti illegittimamente ha richiesto ad ottobre una corposa integrazione.
Così dopo la documentazione prodotta a giugno e luglio 2017 alla Società è stato permesso, ancora una volta, di presentare approfondimenti, studi atti di ogni sorta.
In somma quasi una riscrittura del progetto nel tentativo di sanarne tutte le carenze.
E così se un normale cittadino è tenuto a rispettare le regole ai petrolieri viene consentito, senza giri di parole, di derogare norme e procedure.Entro il 24 gennaio 2018 dovranno essere presentate nuove osservazioni.Ci amareggia constatare che se da un lato chiara è la volontà del Governo di sostenere l’iniziativa dall’altra completa appare l’ incapacità della Regione Abruzzo e l’inerzia degli Enti locali.
Siamo davvero molto preoccupati. La politica è assolutamente immobile.D’altra parte l’inerzia appare una costante in questa vicenda.Persino ad agosto quando abbiamo lanciato l’allarme dopo il provvedimento di concessione dell’area per la raffineria da parte di ARAP ente della Regione Abruzzo sono seguite solo parole.
Parole e rassicurazioni dell’Assessore Mazzocca che a poco possono servire difronte alla mole di documenti presentati dalla ditta proponente.
Inutile dire che nulla doveva essere trascurato tanto meno il provvedimento di ARAP.
Era chiaro non solo a noi ” personaggi in cerca di notorietà” che il progetto non si sarebbe arrestato.
Che senso avrebbe avuto chiedere una nuova area per la raffineria ad agosto se non per completare l’iter.
Era a noi noto il lavoro che intorno al progetto si stava compiendo. La valanga di documenti prodotti ne è la prova.Tuttavia nonostante i chiari ed evidenti segnali cosa ha fatto la politica in questi mesi mentre la Società perfezionava la propria strategia ? Parlava ammiccando a qualcuno.
Era necessario invece muoversi sin da subito.
Dopo le integrazioni della ditta la strada è tutta in salita.
Sarebbe stato molto utile, come avevamo suggerito, invece agire.
Come? ade esempio verificando la legittimità del provvedimento di ARAP, piuttosto che giustificarlo, o chiedendo una verifica della legittimità dell’istanza di integrazione del Ministero.
Nulla di tutto questo è accaduto nonostante le sollecitazioni.Purtoppo una cosa la immaginiamo già.
Quello che verrà raccontato: la Regione ha fatto tutto quello che poteva ma la decisione finale è dei Ministeri e del Governo.
A questo punto le parole non servono.
Questa volta la politica dovrà dimostrare alla propria gente, abituata a difendere la propria terra, di essere davvero all’altezza del proprio compito.
Piuttosto che parlare ad ogni occasione si torni a lavorare sarà più importante e più utile.