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ULTIMO AGGIORNAMENTO:  18 AGOSTO 2013

SOMMARIO:

doc.1) “ELICOTTERI A LANCIANO” (17 gennaio 2013);

doc.2) “ELIPORTO A LANCIANO”: ABBIAMO “ESPOSTO” LE NOSTRE RAGIONI (12 marzo 2013).

  LANCIANO, SU LA TESTA!

L’eliporto privato in costruzione a Lanciano rappresenta una delle pagine più buie nella storia della nostra Città, della quale dovranno risponderne gli Amministratori pubblici tutti che hanno fatto poco o niente per contrastare questa realizzazione ed informarne la Cittadinanza che, come al solito, ne ha avuto notizia per altri canali non ufficiali.

Al di là degli eventuali risvolti penali sui quali sta indagando la Procura della Repubblica di Lanciano a seguito dell’esposto di Nuovo Senso Civico, vogliamo concentrare la nostra attenzione sugli aspetti politici e di civiltà che sono molto gravi.

Proviamo a porre un paio di domande:

Com’è possibile che per un opera di questo genere che va a stravolgere l’assetto urbanistico della Città, l’Amministrazione Comunale non abbia alcun potere di intervento o di condizionamento, mentre ogni cittadino sa che per il più piccolo dei lavori deve presentare domande su domande e passare al vaglio di più di una commissione?

Ammesso e non concesso che le cose stiano davvero così perché l’A.C., vista la rilevanza e pericolosità della realizzazione, non ha immediatamente informato l’opinione pubblica su quanto stava per accadere esponendo il proprio autorevole parere su di essa?

Insomma a tutt’oggi non abbiamo capito se il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri Comunali tutti, di maggioranza e di opposizione, sono favorevoli  o meno all’eliporto, considerandolo magari un intervento di interesse strategico locale portatore di benefici per l’intera comunità e se ne abbiano valutato (prendendosene ogni conseguente responsabilità morale) del tutto sicura e priva di rischi la sua ubicazione in quella zona centralissima, nelle immediate vicinanze di abitazioni e palazzi privati e pubblici (Poste centrali, INPS, ecc), scuole (Liceo Scientifico e Istituto Tecnico Industriale), arterie stradali trafficatissime e perfino un distributore di carburanti.

Ci sembra di essere ripiombati in epoche che pensavamo ormai superate quando il contadino doveva inchinarsi e togliersi il cappello al passaggio del padrone.

Per questo chiediamo all’intera Cittadinanza uno scatto d’orgoglio(che altri non hanno avuto) per rialzare la testa e camminare a schiena dritta manifestando il proprio profondo dissenso per un’opera inutile e pericolosa.

(SABATO 6 APRILE 2013 SI E’ SVOLTA A LANCIANO UNA MANIFESTAZIONE ANTI- ELIPORTO CON CORTEO LUNGO CORSO TRENTO E TRIESTE E INTERVENTI FINALI IN PIAZZA PLEBISCITO, ORGANIZZATA DA NSC IN COLLABORAZIONE CON IL COMITATO “ELIPORTO? NO GRAZIE!”)

1) ELICOTTERI A LANCIANO: E’ QUESTA LA NUOVA IDEA DI MOBILITA’ DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE?  (17 gennaio 2013)

I tragici fatti di Londra, con l’elicottero precipitato in pieno centro seminando morte e distruzione, riportano alla ribalta l’incredibile vicenda dell’eliporto privato in via di realizzazione in pieno centro a Lanciano.

Cerchiamo di fare chiarezza in una storia che se non fosse seria sarebbe ridicola.

I FATTI E LE RASSICURAZIONI DELL’ASSESSORE

Per una panoramica della questione riportiamo quanto pubblicato da “Il Centro”:

“Pista per elicotteri tra palazzine scuole e uffici pubblici” 

LANCIANO. Un eliporto in pieno centro, in una zona densamente popolata come l’area tra via Rosato e via Ferro di Cavallo, a pochi metri da scuole, palazzine, negozi, uffici pubblici e strade altamente trafficate. Il progetto appartiene a un costruttore della zona che ha presentato già da due anni un’autorizzazione al Comune denominata Scia, “Segnalazione certificata di inizio attività”.
Il privato ha chiesto al Comune di poter costruire una pista di atterraggio per l’elicottero personale da realizzare accanto alla propria villa, in un terreno di sua proprietà, un’area verde che ridà su via Miscia, la parallela di via Rosato che si immette in via Ferro di Cavallo.
Oltre all’eliporto il costruttore ha chiesto anche di poter effettuare la recinzione del terreno per poter costruire un hangar dove parcheggiare il velivolo. Il tutto a pochi metri dai palazzi e da uffici come quello delle Poste centrali e la tenenza della guardia di finanza, e numerose attività commerciali. 
Via Rosato, inoltre, assieme a Via Ferro di Cavallo, è una delle strade più trafficate della città dove ogni giorno circolano decine di bus per il trasporto di migliaia di studenti pendolari. Ma tutto sarebbe perfettamente in regola. La dichiarazione dell’imprenditore attraverso l’autorizzazione Scia, supportata dal progetto dettagliato di un tecnico, produce effetti immediati e sostituisce tutta una serie di autorizzazioni, licenze e nulla osta non sottoposti a valutazioni discrezionali, come ad esempio il rispetto di norme paesaggistiche o vincoli ambientali. Il Comune recepisce la domanda, la valuta e l’imprenditore può procedere subito ai lavori.
In questi giorni è in atto il cantiere per l’hangar che nel cartello di inizio dei lavori viene definito come edificio da adibire a “magazzino-rimessa”. 
Il cantiere, così come da cartello, dovrebbe essere chiuso nel luglio del 2015. «Il terreno è edificabile», spiega l’assessore all’urbanistica, Pasquale Sasso, «per il Comune la richiesta è legittima. Secondo la Scia, il costruttore ha tre anni di tempo per realizzare l’eliporto per la cui autorizzazione però intervengono per legge altri organismi, come ad esempio l’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile. Il Comune può solo dare una valutazione urbanistica, e da quel punto di vista è tutto in regola». 
Daria De Laurentiis [17/11/12]

I RAGIONEVOLI DUBBI E LE DOMANDE

  • E’ mai possibile che in un Paese dove il minimo intervento dev’essere sottoposto ad ogni tipo di autorizzazioni, pareri, vagli di enti e commissioni, passaggi burocratici ripetuti, esami e controlli, un ELIPORTO (dicasi UNA PISTA DI ATTERRAGGIO PER ELICOTTERI CON ANNESSO MAGAZZINO-HANGAR) necessiti di una semplice “comunicazione di inizio attività”?
  • E’ mai possibileche un tale intervento sia realizzabile in pieno centro urbano, in prossimità di abitazioni, scuole, edifici pubblici, strade altamente frequentate?
  • E’ mai possibileche un Sindaco ed un’intera Amministrazione Comunale debbano essere solo attori passivi e non abbiano alcuno strumento per poter dire la propria?
  • E’ mai possibileche un argomento di così grande rilevanza sia passato quasi inosservato nel dibattito politico e non sia stato giudicato degno di un minimo passaggio in Consiglio Comunale?

IN ATTESA DI DOVEROSE RISPOSTE

Chiediamo pertanto al Sindaco, agli Assessori ed a tutti i Consiglieri Comunali che si informino approfonditamente su tutti gli aspetti della questione per dare alla preoccupata cittadinanza tutte le più esaustive risposte e facciano in modo di coinvolgerla nelle decisioni viste le dirette ricadute che la vicenda avrebbe nella vita dell’intera comunità.

Abbiamo inviato questa richiesta di chiarimenti al Sindaco e a tutti gli Assessori e Consiglieri Comunali: pubblicheremo le risposte ricevute (se arriveranno).
(per ora solo quella del Consigliere Antonio Bianco che pubblichiamo alla fine del post). 

Nel frattempo vogliamo ricordare, soprattutto a quelli che sono intervenuti nell’iter della vicenda, cos’è accaduto ieri a Londra …

“Londra, elicottero cade in centro: due morti” 

LONDRA – Disastro nel centro di Londra: un elicottero, probabilmente a causa della fitta nebbia, si è schiantato contro una gru montata su un grattacielo in costruzione nel quartiere di Vauxhall, a sud del Tamigi e di Victoria. Per il pilota non c’é stato niente da fare: il velivolo, carico di carburante, è precipitato a terra ed ha colpito due auto. Secondo un primo bilancio della polizia le vittime sarebbero due, incluso il pilota, mentre i feriti sarebbero 13, di cui uno grave. Ma l’incidente poteva trasformarsi in una vera a propria carneficina, poiché è avvenuto nell’ora di punta, vicino a un importante snodo ferroviario, attraverso il quale ogni mattina transitano migliaia persone. A quanto si apprende un uomo tra i feriti era rimasto intrappolato nella sua auto da cui è stato estratto dai soccorsi.
“Abbiamo ricevuto una telefonata questa mattina verso le 8.00”, ha spiegato da parte sua un portavoce della polizia. Inoltre, numerose chiamate di emergenza sono arrivate ai vigili del fuoco, che hanno inviato sul logo del disastro almeno 22 mezzi e oltre 80 pompieri.
Secondo quanto raccontato dai testimoni, i primi mezzi sono arrivati “entro 5-10 minuti” dall’incidente. E quando le tv britanniche hanno cominciato a trasmettere le prime immagini, il luogo dell’incidente sembrava un campo di battaglia: in strada, rottami del velivolo e quel che restava di alcune auto erano ancora avvolti dalle fiamme, mentre nel cielo si levava una grande colonna di fumo nero. La polizia, intanto, ha bloccato le fermate della metropolitana e tutta la zona attorno all’incidente è stata evacuata per il timore che il carburante uscito dall’elicottero dopo lo schianto possa creare ulteriori incendi. Anche le strade sono state bloccate, gli uffici e i negozi sono stati fatti chiudere. Come ha constatato l’ANSA, poco dopo la sciagura sul ponte di Vauxhall c’era una lunga colonna di persone in fila scortate dalla polizia durante le operazioni evacuazione del quartiere.
Al momento, hanno fatto sapere i vigili del fuoco, tutti gli incendi sono stati spenti. L’incidente, avvenuto nell’ora di punta vicino alla stazione ferroviaria di Vauxhall e alla fermata della metropolitana di Waterloo, ha provocato quindi forti disagi non sono agli abitanti della zona, ma anche a migliaia di passeggeri. La polizia ha escluso l’attentato terroristico, ma molti residenti – come ha detto a Sky News un testimone – “hanno pensato che si trattasse di un attacco terroristico”. Anche perché il luogo in cui si è schiantato l’elicottero si trova e vicino alla sede dei servizi segreti esteri britannici (MI6) e vicino alla nuova ambasciata americana, attualmente in costruzione. Il velivolo, secondo Sky News, sarebbe un AgustaWestland AW109 con otto posti.
La gru su cui si è schiantato l’elicottero questa mattina a Londra è in “una posizione instabile”. Lo ha detto la polizia in una conferenza stampa. Nessuno stava lavorando sulla gru al momento dell’incidente.
“Come nel film Skyfall, è la prima cosa a cui ho pensato”. Lo ha detto all’ANSA Stephen Swan, scozzese di 40 anni, che questa mattina alle otto si trovava a pochi metri dal luogo in cui un elicottero si è schiantato contro la gru. Era ospite di un amico nell’edificio adiacente alla sede dell’Intelligence britannica, l’MI6, lo stesso che si vede esplodere nell’ultimo film di 007. “E’ la prima cosa che ci siamo detti e il pensiero è andato subito ad un attentato. Sarà stata la suggestione, abbiamo visto il film proprio qualche giorno fa”, ha aggiunto il testimone spiegando di “aver sentito lo schianto e di aver visto molto fumo”. “Poi siamo stati subito evacuati”.
“E’ un miracolo che non sia stata una tragedia molto peggiore”, lo ha riferito la polizia di Londra. “Come in un film”, hanno riferito i molti testimoni oculari. L’incidente è infatti accaduto intorno alle otto del mattino ora di Londra, in piena ora di punta. La zona dell’incidente è particolarmente trafficata: molti edifici che ospitano uffici, stazione della metropolitana e ferroviaria, oltre al vicino edificio dell’intelligence (l’MI6) e non lontano in linea d’aria dal Westminster, il parlamento ed il Big Ben. Il ponte di Vauxhall, chiuso immediatamente dopo l’incidente, é stato adesso parzialmente riaperto in direzione sud.
“E’ stata aperta un’inchiesta per stabilire le cause dell’incidente sui cieli di Londra”. E’ quanto ha affermato in un comunicato la Civil Aviation Authority (CAA), l’ente che gestisce i trasporti aerei del Regno Unito. L’Italia parteciperà all’inchiesta tecnica sull’elicottero caduto questa mattina a Londra: l’Agusta A109E, marche G-CRST, è, infatti, di costruzione italiana. Un investigatore dell’Agenzia per la Sicurezza del Volo è stato già accreditato per affiancare i tecnici dell’Autorità investigativa del Regno Unito. [ANSA]

AGGIORNAMENTO di Venerdì 25 gennaio

  1. Sul fronte “Risposte degli Amministratori” tutto tace;
  2. Sul fronte “Risposte della Cittadinanza” si sta formando un comitato che si oppone alla realizzazione dell’eliporto ed è partita una raccolta firme (vedere il commento n°3 alla fine del post che riportiamo qui di seguito):Nascerà ufficialmente in questi giorni il comitato

    “Lanciano Eliporto? NO GRAZIE!!!

    Chiediamo l’appoggio e l’adesione di tutti voi per impedire che nel centro della nostra città venga realizzato un eliporto privato!

    Ringraziamo in anticipo gli amici di Nuovo Senso Civico che hanno accolto subito la nostra richiesta d’aiuto mettendosi subito a lavoro e dandoci preziosissimi consigli.

    Da domani parte anche la raccolta firme.

    chiediamo aiuto a tutti coloro che vogliano unirsi a noi in questa lunga e difficile battaglia.

    a giorni ci sarà una presentazione pubblica del comitato e di quanto si intende fare; ci sarà anche una manifestazione pubblica.

    Grazie a tutti.

    per info e raccolta firme:
    lancianoeliportonograzie@gmail.com 3292716561 (Ivan Zulli)

    22 gennaio 2013 03:05

  3.                      AGGIORNAMENTO di Lunedì 21 gennaio:

  1. I lavori procedono spediti e tranquilli con ruspe ed escavatori in piena azione (a proposito, non occorre alcun cartello che definisca la natura dei lavori?);
  2. Fino ad oggi la nostra richiesta di chiarimenti inviata a tutti gli Amministratori comunali di Lanciano è stata raccolta solo dal Consigliere Antonio Bianco che ci ha risposto con una e-mail che pubblichiamo alla fine di questo “post”. Restiamo in fiduciosa attesa di riceverne altre soprattutto da chi ha maggior titolo per rispondere.  

LE RISPOSTE DEGLI AMMINISTRATORI:

  1. Antonio Bianco (Consigliere Comunale) 18/1/13:  

    Secondo la Scia, il costruttore ha tre anni di tempo per realizzare l’eliporto per la cui autorizzazione però intervengono per legge altri organismi, come ad esempio l’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile. Il Comune può solo dare una valutazione urbanistica, e da quel punto di vista è tutto in regola». 

    Daria De Laurentiis [17/11/12]

     

    2) ELIPORTO A LANCIANO: ABBIAMO “ESPOSTO” LE NOSTRE RAGIONI  (12 marzo 2013)

    LANCIANO FLY ZONE

    Su pressione delle forti preoccupazioni di larga parte della Cittadinanza (che si è costituita anche nel Comitato “EliportoNoGrazie”) e di fronte alla sostanziale inerzia delle autorità amministrative ed al silenzio della politica istituzionale, NUOVO SENSO CIVICO ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Lanciano chiedendo di fare la massima chiarezza sull’eliporto in costruzione nella nostra Città.

    Le norme specifiche (in particolare dall’art.707 all’art.714) prevedono che nel raggio d’azione dell’eliporto siano previsti particolari vincoli e limitazioni della proprietà privata al fine di garantire la sicurezza della navigazione aerea. Questo significa ad esempio che qualsiasi tipo di costruzione o perfino la semplice piantumazione di alberi dev’essere autorizzato o meno dall’Ente che ottiene così piena giurisdizione in merito. Addirittura si può richiedere e procedere all’abbattimento di qualsiasi opera che sia ritenuta di ostacolo alle procedure di volo compresi atterraggio e decollo.In parole povere siamo in presenza di una pesante limitazione della sovranità comunale sul proprio territorio di competenza.

    Speriamo solo che adesso essa sia capace, seppure quasi fuori tempo massimo, di uno scatto d’orgoglio che possa restituire alla Comunità la serenità che merita e che parallelamente le indagini delle autorità competenti diradino ogni nebbia e siano di monito perché tutto avvenga sempre nel pieno rispetto delle leggi.

    Non c’è niente di più incancellabile delle aspettative deluse.

  2. A nostro avviso si tratta di una delle pagine più desolanti nella storia di Lanciano, nella quale l’Amministrazione Comunale tutta, con i suoi ritardi, balbettii e diffuse opacità, non ha dato una bella immagine di sé suscitando nella cittadinanza un diffuso senso di delusione e rabbia.
  3. Ci chiediamo: per quali nobili scopi? Per quali vantaggi in favore dell’intera comunità lancianese? Per quale supremo interesse strategico locale?
  4. Infatti, dopo esserci documentati (noi sì) in maniera approfondita con l’aiuto di esperti del settore, abbiamo scoperto quanto segue: il “Codice della Navigazione”, la cui unica autorità di vigilanza è l’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), stabilisce che in presenza di un’opera di questo tipo le norme previste in zona dal “Piano Regolatore Generale” della Città vengono di fatto annullate e sostituite da nuove direttive stabilite dall’ENAC stesso che quindi diventano prevalenti su tutte le altre. 
  5. Nel frattempo mettiamo a conoscenza dei Cittadini e dell’Amministrazione Comunale che, oltre ai già evidenziati problemi connessi alla pericolosità per l’incolumità pubblica e relativi all’inquinamento soprattutto acusticovi saranno conseguenze stravolgenti dal punto di vista urbanistico.
  6. E’ una vicenda che, al di là dell’assurdità evidente dell’aver concepito e permesso senza ostacoli un simile intervento di elevato impatto in una zona centralissima, densamente popolata e trafficata, presenta passaggi che a nostro avviso non soddisfano le legittime pretese pubbliche di trasparenza assoluta e quindi meritano un’accurata indagine che faccia piena luce sul ruolo di tutti gli attori in campo.
  7. non sono giurista e, parlando a lume di naso, la scia è stata introdotta un paio d’anni fa, con il piano casa, per facilitare drasticamente gli “interventi”, togliendo poteri proprio ai comuni. mi sembra realistico quello che ha dichiarato pasquale [Sasso, ndr] qualora tuttavia ci fosse una possibilità di evitare “interventi” tanto ridicoli quanto inutili ti garantisco che, per quello che mi riguarda e per come conosco gli altri, sarà usata.

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