DITECI LA VERITA’ SULLA CENTRALE DI VILLA PASQUINI.

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DITECI LA VERITA’ SULLA CENTRALE DI VILLA PASQUINI
La recentissima video-inchiesta di NSC sugli sversamenti di liquami nei dintorni della centrale a biogas di Villa Pasquini a Lanciano, dopo il grave incidente accaduto poco tempo fa, suscita più di un ragionevole dubbio sulle cause di questa anomalia che sta creando notevoli problemi in tutta l’area.
Non ultimo, ricordiamolo, l’accertata presenza di salmonella nei terreni circostanti che ha costretto il Sindaco Mario Pupillo ad emettere il 23 dicembre la seguente ordinanza di divieto di uso delle acque:
“Il Sindaco di Lanciano Mario Pupillo ha firmato questa mattina un’ordinanza di divieto di uso a scopi irrigui e zootecnici dell’acqua presente nel canale di bonifica in località Villa Pasquini,[…].
L’ordinanza si basa sull’esito dell’esame microbiologico svolto dall’Arta di Chieti e dell’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e Molise, relativo ai campioni di acqua prelevata nel Canale di Bonifica in data 5 dicembre 2016. Gli esami dell’Arta, comunicati al Comune in data 20 dicembre, hanno evidenziato la presenza di Escherichia Coli in misura pari a 260.000 ufc/100ml, un dato ben al di sopra dei parametri massimi consentiti per le acque superficiali.
Inoltre, in data odierna l’Istituto Zooprofilattico Abruzzo e Molise ha inviato il rapporto di prova con i risultati delle analisi dei campioni d’acqua che evidenziano la presenza di Salmonella, identificata nella specie Salmonella Kasenyi.[…]”
Qui di seguito elenchiamo le evidenze riscontrate dalle riprese fatte il 25 dicembre e confermate dalle testimonianze dei residenti del posto:
Dalla zona della centrale a biogas di Villa Pasquini si è creato un grosso canale di scolo di liquami maleodoranti che scorre verso valle per più di un chilometro fino in prossimità di un nucleo di abitazioni sottostanti. Nel video viene dimostrato come il percorso di questa materia putrescente sia perfettamente compatibile con la fuoriuscita dagli impianti stessi;
Questo fiume maleodorante  e’, come si è visto, portatore di sostanze patogene. Scorre in prevalenza sulla superficie del tracciato del Canale di bonifica della zona, ossia di quella condotta di tubi interrati che portano l’acqua per l’irrigazione dei campi e che, attraverso una pompa di sollevamento, la trasferiscono anche in altre zone di campagna situate più a monte.  Il testimone locale, interpellato nel video, manifesta la legittima preoccupazione sull’eventualità che tali liquami, penetrando nel terreno sottostante e magari introducendosi in possibili crepe dei tubi, possano infettare l’acqua che serve ad irrigare campi e coltivazioni con tutte le terribili conseguenze del caso.
In alcuni tratti questa massa di liquami ha creato delle verie e proprie paludi melmose simili a sabbie mobili, come dimostrato nel filmato, alte anche più di un metro. Non vi è  nessun tipo di recinzione che delimita o indica il fiume di melma, alcun tipo di messa in sicurezza , per cui chiunque potrebbe finirci dentro, animali, uomini,o peggio ancora, bambini.
Su quanto sta accadendo a Villa Pasquini, dove sicuramente non abitano cittadini di serie B, ma persone che hanno diritti e doveri come tutti, abbiamo già presentato alcune denunce alla magistratura ed altre ne seguiranno a breve, finche’  tutte le autorità competenti non ci abbiano spiegato bene cosa sta succedendo e di chi sono le pesanti responsabilità.
Avevamo chiesto pubblicamente che si svolgessero analisi specifiche per cercare 5 tipi di agenti patogeni assai pericolosi per gli esseri viventi, ma ci hanno risposto che in Abruzzo non esistono laboratori capaci di farle (e già questo ci sconvolge non poco, anche gli abruzzesi non sono certo cittadini di serie B!). Solo uno di questi 5 era rilevabile, la salmonella, e guardacaso è risultata presente in dosi massicce: non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere allargando la ricerca…
In Germania, come detto più volte, impianti del genere hanno avuto decine di incidenti di vario tipo con scoppi e sversamenti vari, causando anche dei decessi.
Non abbiamo nulla contro impianti che davvero servano alla Comunità e che soprattutto non siano fonte di pericolo per essa, ma solitamente gli imprenditori privati, se non vengono costretti, tendono naturalmente a risparmiare sui costi e magari si perde qualcosa, a volte tanto, in termini di sicurezza: ad esempio l’impianto di Villa Pasquini non è dotato di un abbattitore termico per uccidere i batteri.
Dovrebbero essere le istituzioni pubbliche, che hanno l’unico dovere di salvaguardare la comunità che rappresentano, a pretendere che tutto si svolga senza rischi o pericoli per esse ed anzi a favorire tutte quelle attività che oltre all’interesse del singolo siano vantaggiose anche per la collettività o, perlomeno, non la penalizzino.
In conclusione, sulla scorta di quanto accaduto e di quanto dettagliatamente documentato, non NSC, ma l’intera cittadinanza lancianese ha il diritto di sapere al più presto la verità su quanto è accaduto dalle parti della centrale a biogas di Villa Pasquini e di quanto purtroppo potrebbe ancora accadere.
E’ una questione di rispetto, oltre che di giustizia.
Di seguito il link per guardare il video-inchiesta:

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