COME CRESCERE NUOVI RIGOPIANO COLATA DI CEMENTO IN ARRIVO SU UNA DELLE AREE PIU’ A RISCHIO FRANA DELLA COSTA DEI TRABOCCHI

Cavalluccio

All’interno del comune di Rocca San Giovanni, sul costone tra Piano Favaro e il Cavalluccio, stanno costruendo un resort “terrazzato”, disposto su 3 differenti aree, nonostante il palese dissesto idrogeologico, rimarcato in questi giorni da uno smottamento in uno dei tre cantieri che ha causato la chiusura della strada.

Sul TgR delle 14 del 9 settembre 2017, la risposta dell’amministrazione all’allarme lanciato dai cittadini è stata perentoria. Non c’è da preoccuparsi, dicono, è tutto sotto controllo, la strada è stata chiusa solo per accelerare il completamento dell’opera e poi sin dagli anni ’70 lungo lo stesso costone sono state costruite case, non c’è ragione di temere per la sicurezza e la tenuta del terreno.

Ci sentiamo di controbattere con due riflessioni:

– in primo luogo, dall’inizio dei lavori, datati 11 luglio 2016, c’è già stato un cedimento nello stesso punto, che ha determinato la rottura della fogna e la chiusura dell’accesso pedonale; cedimento prontamente attribuito dall’amministrazione alle abbondanti nevicate dell’inverno scorso, escludendo tra le cause più probabili l’enorme sbancamento di terra per le fondamenta di uno dei 3 lotti. Vogliamo anche credere che sia stata la neve a causare lo smottamento ma anche provare a pensare che possa essere almeno concomitante l’appena avviata costruzione del resort. E poi se la neve fosse stata l’unica causa, ci sarebbe da considerarla una prova chiara della fragilità del costone sabbioso su cui, per questo, non dovrebbero poggiare le pesantissime basi di cemento armato del resort;

– in secondo luogo vorremmo capire che cosa significa che nell’area sono state costruite altre case dagli anni ’70. Che si sia sbagliato prima autorizza forse a sbagliare ancora? E poi, non è forse la goccia che fa traboccare il vaso? La notevole colata di cemento del resort non potrebbe trasformarsi in quella goccia, che pare stia già annunciando il conto? Il Sindaco Di Rito, in un’intervista rilasciata al Centro del febbraio scorso, dice: “Non abbiamo avuto nessuna competenza nel rilascio della concessione per questa costruzione al Cavalluccio se non quella prettamente urbanistica e da quel punto di vista è tutto in regola e non si corrono pericoli di altri crolli né igienico sanitari per via della presenza di una tubatura della rete fognaria. Tutte le altre autorizzazioni arrivano da enti sovra comunali”. Vorremmo ricordare al Sindaco che le avventate varianti urbanistiche delle precedenti amministrazioni, che hanno di fatto reso legittimo costruire su quell’area, potevano essere riconsiderate e ricondotte alla ragionevolezza proprio dalla sua amministrazione. Le varianti possono essere variate se ci sono rischi per l’incolumità delle persone, tutto sta a volerne prendere coscienza. Cosa che evidentemente non è accaduta e non sembra accadrà.

Senza parlare dell’incongruità architettonica del resort che impatterà su una delle aree più belle dal punto di vista paesaggistico e naturalistico della costa dei trabocchi. La bellezza non sembra proprio interessare al Sindaco e alla sua amministrazione. Ma questa è un’altra storia.

Siamo stati lì a documentare la “sicurezza e la tenuta del terreno” con le foto che vedete. A voi i commenti. Noi intanto faremo le nostre indagini per risalire agli enti sovra comunali che hanno rilasciato le autorizzazioni per quella che, Dio non voglia, sembra un’altra tragedia annunciata.

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